La tutela dell’ex convivente contro lo spoglio tra regola di buona fede ed effettività del rimedio
L’articolo esamina la decisione del Tribunale di Palermo in merito all’azione
di reintegrazione in possesso (art. 1168 c.c.). Oltre ai profili relativi alla qualificazione
del convivente come proprietario, la sentenza è particolarmente interessante
per il rimedio che riconosce all’ex convivente che, dopo la fine del
rapporto non coniugale, è stato privato dell’abitazione familiare. Mentre il codice
stabilisce che chi è stato privato del possesso in modo violento o furtivo può,
entro un anno dall’espropriazione, citare in giudizio il colpevole per il recupero
del possesso, la Corte ha riconosciuto all’ex convivente il risarcimento dei danni
in luogo della reintegrazione in possesso. Da questo punto di vista, la sentenza
costituisce un’interessante applicazione del principio della tutela giurisdizionale
effettiva.