prima guerra mondiale

Guerra, memoria e spoliticizzazioni

Ogni guerra è storia delle sue vittime. È questa convinzione a dominare oggi in maniera quasi incontrastata il discorso pubblico sulla Prima Guerra Mondiale. La riduzione di questa esperienza alla dimensione ontologica di una sofferenza senza spiegazioni né possibilità di risposta, è certamente figlia di un legittimo e comprensibile credo dell’uomo contemporaneo nell’inutilità di tutte le guerre. Essa però è anche testimonianza esemplare della crescente incapacità di pensare il rapporto sempre teso e problematico, mai fusionale, tra storia e memoria.

La guerra di Atena. Il "luogo" della Grande Guerra nell'evoluzione delle forme liberali di governo: Regno Unito, Francia e Italia

Attraverso la chiave comparativa e della lunga durata, il libro ricostruisce l’impatto del primo conflitto mondiale sulle forme liberali di governo. Nucleo della ricerca è il rapporto tra principio di autorità e libero gioco delle istituzioni in un contesto dominato dalla forza extragiuridica dello stato d’eccezione. Ad emergere sono le forme di resilienza e adattamento della Città liberale alla dinamica coercitiva del regime dei pieni poteri.

La storiografia italiana

La relazione ricostruisce le tendenze storiografiche sviluppatesi in Italia a partire dagli anni Ottanta del Novecento con riferimento agli studi sulla prima guerra mondiale in connessione con i risultati conseguiti dalla ricerca storica a livello internazionale e, in particolare, dalla storiografia anglo-sassone e dalla storiografia francese.

Tra Beatrice e Antigone: l'impegno femminile e il fronte interno

Il contributo ricostruisce, anche mediante fonti archivistiche inedite, l'impegno femminile nell'ambito del fronte interno in Italia durante la prima guerra mondiale e pone in evidenza come l'interventismo femminile fu una scelta antitetica rispetto al pacifismo delle donne per una serie di articolate motivazioni. La mobilitazione civile lanciata dal governo Salandra nel maggio 1915 chiamò le donne a sostenere la guerra in uno sforzo parallelo a quello dei soldati, modificandone il ruolo e il loro rapporto con la patria.

Istituzioni e società in Francia e in Italia nella prima guerra mondiale.

Il volume raccoglie di atti di un convegno internazionale svoltosi presso Sapienza Università di roma il 25-26 maggio 2016 con la partecipazione di studiosi francesi e italiani e dedicato all'incidenza della prima guerra mondiale sulle istituzioni pubbliche e sulla società in Francia e in Italia. I diversi contributi in esso contenuti analizzano l'impatto del conflitto sulle istituzioni parlamentari, sull'amministrazione dello Stato nonché il ruolo svolto dal Ministero dell'Interno, le nuove attribuzioni assunte dai prefetti, l'economia di guerra, la violazione dei diritti civili.

Politica della memoria senza memoria della politica. Note in margine a un Centenario

Il saggio ripercorre i processi di rielaborazione della memoria della prima guerra mondiale, attraverso una analisi dell'evoluzione storica del rapporto
tra guerra e politica tesa a evidenziare la sempre più marcata tendenza della società europea a concepire il potere come forma intermediata e amministrata
di governo delle relazioni politiche e sociali.

Introduzione. La guerra, l’Italia e la Cina: un percorso tra storia, diplomazia, letteratura e filosofia

Questo numero della rivista "Sulla via del Catai" trae ispirazione da un progetto di ricerca incentrato sulla visione della prima guerra mondiale nella stampa periodica cinese. Combinando studi di tipo quantitativo e qualitativo, il volume fornisce una panoramica d'insieme del dibattito sulla guerra in alcuni periodici di rilievo, sia generalisti che di settore. Esamina inoltre il ruolo della Cina nella Grande guerra secondo alcune prospettive storiografiche recenti, inquadrandole sia in dimensione globale che bilaterale.

La Prima guerra mondiale nella stampa periodica cinese: il dibattito in Cina, le scelte dell’Italia

Based on digital archives of Chinese periodicals, this paper first provides a quantitative analysis of the debate about the First World War in China during the conflict, thus demonstrating the lexical tendency to cast the conflict in a remote area like Europe. Then, after summarizing some opinions on the war expressed in the monthly Dongfang zazhi (Eastern Miscellany), this paper examines the rhetorical strategies deployed by Zhang Junmai (1887-1969) in an article fully dedicated to Italy’s situation in the system of alliances and its shift from neutrality to active participation.

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