principio di libera concorrenza

Le discriminazioni fiscali e gli aiuti di Stato nel diritto dell’Unione europea

In un mercato europeo, divenuto ormai “interno” da molti anni, il fattore fiscale assume un ruolo determinante per la competitività dei sistemi economici e produttivi degli Stati membri i quali, tuttavia, non sono più completamente liberi nel condurre le proprie politiche tributarie. In effetti, se il riparto delle competenze tra Stati membri e Unione europea è, in questa materia, netto, nella pratica si registrano delle significative “incursioni” sulle attribuzioni nazionali, anche quelle qualificabili come esclusive.

In the tax ruling’s match, the General Court assigns the first round to Kingdom of Belgium and Magnetrol. The Commission falls on the notion of ‘aid scheme’

Nella nota alla sentenza del Tribunale dell’Unione europea Magnetrol, del 14 febbraio 2019, vengono poste in evidenza le difficoltà che nella Decisione Relativa al regime di aiuti di Stato sulle esenzioni degli utili in eccesso del 2016, la Commissione ha incontrato nell’applicare gli articoli 107 e 108 del TFUE al regime fiscale belga di cui all’art. 185 del CIR. Tale regime risultava basato su un sistema di interpelli, ed in particolare su un sistema di accordi preventivi sui prezzi di trasferimento, dal contenuto agevolativo per i beneficiari.

Principio di libera concorrenza, interpelli e disciplina degli aiuti di Stato: un rapporto complesso

L’articolo esamina la più recente prassi della Commissione in materia di applicazione degli artt. 107 e 108 TFUE agli aiuti di Stato a finalità fiscale. In effetti, se la materia fiscale e più specificamente la disciplina delle imposte dirette rientra in massima parte nelle competenze degli Stati, ciò non li esime dall’onere di rispettare la normativa dell’Unione europea ed in particolare le disposizioni che vietano le discriminazioni, e quelle che disciplinano la concessione di aiuti di Stato.

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