Renzo Piano

Uno spazio per mantenere e migliorare le relazioni dei detenuti con le famiglie

Il testo presenta l'esperienza, allora in corso di progettazione, che il G124 Roma 2019 _ il gruppo di lavoro che Renzo Piano nel 2019 ha individuato presso Sapienza - ha fatto presso la Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Si è trattato di affrontare il tema del diritto all'affettività da un punto di vista architettonico, e provare a vedere come l'architettura poteva contribuire a questo problema, che in Italia non ha una definizione chiara nè dal punto di vista giuridico, nè in relazione agli spazi dedicati.

Emilio Vedova e il territorio di emergenza

Il lungometraggio Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio di Tomaso Pessina, presentato alla 76 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, racconta il pittore veneziano con materiali d'archivio e con le parole contenute in Pagine di diario, del 1960. La scelta stilistica è quella di raccontare Vedova attraverso la fisicità del segno pittorico e di andare a rintracciare l’artista attraverso una pittura istintiva ma anche molto riflessa. La cornice è Venezia, vissuta nei suoi aspetti lividi e grigi così come in quelli magnifici e sontuosi.

M.A.MA, così gli affetti trovano accoglienza. È il Modulo per l’Affettività e la MAternità, prototipo realizzato dai detenuti su progetto del team G124 di Renzo Piano nel carcere femminile di Rebibbia

l'articolo presenta il modulo M.A.MA, ovvero una piccola costruzione realizzata, assieme ai carcerati, entro il perimetro della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. La piccola architettura è destinata ad essere luogo di incontro tra madri detenute e famiglia, per questo è anche detta la Casa dell'Affettività

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