Rivoluzione

Tunisia. Il restauro dopo la ‘Rivoluzione’. Considerazioni su alcune esperienze

Il contributo pone all’attenzione un tema oggi pressante, quello della
tutela e della salvaguardia del patrimonio culturale e architettonico cosiddetto
‘a rischio’. Anche se la comunità internazionale sembra avere raggiunto piena
consapevolezza del fatto che qualsiasi bene culturale sia proprietà di tutta l’umanità
e che, in quanto tale, debba essere necessariamente conservato, ci si
trova spesso difronte a ‘ricchezze’, mobili o immobili, in gravi condizioni d’isolamento,
abbandono, fatiscenza, degrado, dovute al disinteresse locale, all’indigenza

La democrazia e il rapporto Rousseau-Rosmini

Per Del Noce la figura di Rousseau rappresenta un momento fondamentale del pensiero politico moderno. Infatti dal pensatore ginevrino derivano sia il pensiero rivoluzionario e giacobino per la sua idea di democrazia egualitaria e diretta, sia il pensiero religioso e tradizionalista legato alla critica dell'idea di progresso e al recupero delle leggi del cuore. Per Del Noce, quindi, il suo idealismo senza idee costituisce il crocevia del pensiero democratico alle origini della rivoluzione francese ed europea.

Rivoluzione e costituzione: mitologie del "vecchio" e del "nuovo"

Il lavoro esamina la rivoluzione come evento di rottura ordinamentale e pone questa categoria teorica in relazione filosofica con il concetto di costituzione. Nel corso della trattazione tale viene esaminato lo sviluppo di tale relazione che da oppositivo passa a complementare, divenendo le rivoluzioni del settecento naturalmente creatrici di costituzioni.

Rivoluzione fra mito e Costituzione. Diritto, società e istituzioni nella modernità europea

La nostra indagine, attraverso la sensibilità di studiosi di diversa formazione, prova a dar conto dell'importanza, nonché delle molteplici ambiguità, del mito rivoluzionario, della sua valenza storica e, al tempo stesso, della sua ambizione a trascendere la “Storia”. Un'irriducibile tensione tra continuità e discontinuità, conservazione e rottura, ordine e disordine, "vecchio" e "nuovo", innovazione e reazione, che si riflette nella duplicità degli strumenti scelti per osservarla: quelli costituzionalistici e quelli storicistici.

Jacob Taubes e il senso antistorico dell’escatologia

L’Escatologia occidentale, per molti versi anticipa il dibattito novecentesco sulla modernità, ma ne resta anche fuori, quasi dimenticata. La sua impostazione è differente. In questo saggio si intende mostrare come Taubes non intenda verificare in questo lavoro il distacco dalla teologia attuato in epoca moderna. Il suo interesse, piuttosto, è quello di comprendere la sua efficacia nelle diverse forme politiche e sociali elaborate nella modernità occidentale, oltre alla vie di fuga tracciate dalla vita religiosa, in Occidente, rimaste inascoltate nella storia dei dominanti.

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