scienze sociali

Il virus in secondo piano. Prove di tv con il cambiamento: resilienza dei pubblici, visibilità delle donne e nuove responsabilità della comunicazione

L’effetto dirompente della pandemia da Covid–19 ha destabilizzato la
sfera pubblica internazionale e, ugualmente, gli universi mediali. Al balbettio
dei media tradizionali e persino dei compulsivi e più spregiudicati
social media, si accompagna la sorpresa di un ribaltamento delle logiche
dell’intero sistema del media system. Il rumore, la rissa televisiva e il
kitsch si ridimensionano lasciando spazio a paradossali silenzi compartecipati
dai pubblici a livello nazionale e globale. Silenzi assordanti e vuoti

La televisione della crisi. Emergenza sanitaria, informazione come bene comune e resilienza femminile nei palinsesti italiani

Il contributo analizza la rottura degli equilibri della programmazione televisiva italiana sotto la pressione dell’emergenza sanitaria.
A partire dalla fine di febbraio 2020 il centro mediato della società si è improvvisamente svuotato da opinionisti e spettacoli, per lasciar spazio all’unico grande show che non avremmo mai immaginato di dover far scorrere sugli schermi moltiplicati di televisori, computer e smartphone: lo spettacolo della paura e del dolore con protagonista l’ombra della morte e un giornalismo impreparato ad affrontare appieno la comunicazione scientifica.

Valutatemi! Il fascino discreto della meritocrazia

Quando la valutazione si trasforma nel dogma
evangelico dei modernizzatori e dei meritocrati, quando arriva
a incarnare una visione del mondo da magnifiche sorti e
progressive e a caricarsi di un sistema di valori e di aspettative
presentato come salvifico e palingenetico, quando per suo tramite
si cerca di fare in modo che la ricerca dell’efficienza arrivi
a plasmare addirittura la soggettività degli individui (emblematica
a riguardo la nota affermazione di Margaret Thatcher:

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