sicurezza

Quale approccio e quali mezzi implementare nei settori della difesa e della sicurezza per frenare la migrazione illegale e combattere le reti criminali ad essa collegate nello spazio 5+5?

il gruppo di ricerca del 5+5 presenta la sua ultima pubblicazione: sotto la presidenza italiana, la questione su cui riflettere per l'anno in corso è la seguente: "Quale approccio e quali mezzi implementare nei settori della difesa e della sicurezza per frenare la migrazione illegale e combattere le reti criminali ad essa collegate nello spazio 5+5?" Questo argomento è molto delicato per le nostre società e i nostri governi: coinvolge non solo il settore militare e quello della sicurezza, ma anche l'opinione pubblica rispetto alle politiche nazionali, alle organizzazioni internazionali,

L’integrazione delle donne richiedenti asilo e rifugiate in Italia: tra discriminazioni multiple e intersezionali

Le donne richiedenti asilo e rifugiate subiscono indicibili violenze nel corso del
loro percorso migratorio. La violenza di genere rappresenta una costante ma al
tempo stesso una variabile nell’equazione sul rispetto dei loro diritti umani. Gli
strumenti giuridici previsti dal diritto internazionale prevedono una tutela su diversi
fronti, ma la carenza di un’azione concertata a livello europeo e di un’inadeguata
risposta da parte dell’Italia peggiorano le loro condizioni di vulnerabilità, generando
forme di discriminazione multipla e intersezionale.

Smart Safe city. Criticità e prospettive sociali

La diffusione e la condivisione dei dati che regolano la vita della smart city ha espresso la necessità di dare importanza alla sicurezza declinata in tutti i suoi addentellati specifici, aprendo la strada a nuovi scenari che coinvolgono sia gli attori sociali che le istituzioni che governano la città. Come per tutti i fenomeni sociali, la sicurezza può sposare molteplici definizioni a seconda dell’ottica da cui viene osservata: in questo articolo si tratterà di analizzarla nelle implicazioni sociali della sua componente “cyber”.

L'immagine e la percezione delle armi da fuoco in Italia. Televisione, film e videogiochi. Un'analisi sociologica

Nel secondo dopoguerra, con l'introduzione in Italia di elementi della cultura statunitense - i film dell'epopea del West prima, poi i film di guerra e infine i film e telefilm d'azione e i videogames - le armi cessano di essere mezzi di utilità e svago per divenire, nell'immaginario collettivo, strumento di morte. Nel contempo il terrorismo e gli "anni di piombo" portano a irrigidire ulteriormente la normativa sulle armi, rafforzando il controllo già previsto dal fascismo e a esso sopravvissuto.

Rischio, sicurezza e armi nella società globalizzata. La percezione sociale della pericolosità delle armi da fuoco

Nell'attuale contesto globalizzato caratterizzato da incertezza, imprevedibilità e flessibilità è più che mai importante comprendere i processi e le dinamiche attraverso cui la rappresentazione sociale della realtà viene trasposta nella rappresentazione psicologica della realtà. SI tratta cioè di capire come l'interpretazione collettiva della società contemporanea dia forma alla dimensione individuale e viceversa.

L'Agenda “Donne, pace e sicurezza” e la tutela dei diritti umani. Un bilancio a vent'anni dalla Risoluzione 1325 (2000)

L'articolo propone una panoramica sull'adozione della ris. 1325 (2000) da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in occasione del ventesimo anniversario dalla sua adozione. La risoluzione è uno dei documenti più importanti del Consiglio, sebbene non giuridicamente vincolante, ed ha creato la cd. Agenda "Donne, pace e sicurezza". L'elaborato si propone di sottolineare i profili giuridici di rilievo della risoluzione e delle successive risoluzioni che compongono il corpus normativo dell'Agenda.

Caratteri sociologici di agenti e vittime. Spunti sulle possibili strategie di prevenzione sociale

Nel secondo dopoguerra, con l'introduzione in Italia di elementi della cultura statunitense - i film dell'epopea del West prima, poi i film di guerra e infine i film e telefilm d'azione e i videogames - le armi cessano di essere mezzi di utilità e svago per divenire, nell'immaginario collettivo, strumento di morte. Nel contempo il terrorismo e gli "anni di piombo" portano a irrigidire ulteriormente la normativa sulle armi, rafforzando il controllo già previsto dal fascismo e a esso sopravvissuto.

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