vuoto

Il vuoto come materiale per costruire relazioni tra gli elementi della città: esempi di riqualificazione in Toscana

Regenerating city and contemporary territories, giving a renewed centrality to the project of public space, represents a strategic perspective, a way of taking care of the city, starting from what it is currently and returning to its original sense of center of social aggregation.

Vuoto e senso

Quel che davvero è in gioco nella millenaria contesa tra vuoto e pieno è la scelta tra libertà e senso. Per un paio di millenni, la cultura occidentale ha espunto il vuoto a vantaggio del senso, e col vuoto la libertà, a vantaggio di un mondo tutto pieno, meno angosciante. Con Pascal, il vuoto torna ad interrogare le coscienze e chiede: non è forse meglio lo sgomento, se questo si accompagna alla libertà?

La superficie dello spazio pubblico. Il lavoro “sul piano” nel progetto dei vuoti urbani

Il Saggio affronta il tema del “ritorno alla superficie” che impegna l’odierna progettazione dello spazio aperto urbano: una dimensione malvista dal pensiero moderno, la quale torna oggi ad assumere peso e ... “rilievo”. La superficie, l’orizzontale come la verticale, non è più lo spazio della capricciosa decorazione. Landscaping, texture, colorazioni, effetti tattili, visivi, sonori, sono oggi materiali strutturanti. Configurano azioni deboli dagli effetti forti. Il suolo, in particolare, è la “pelle” dello spazio pubblico, il suo volto.

Vita nuova, casa vecchia. Liberare lo spazio per una casa flessibile

Tra le esigenze espresse dalla società contemporanea emerge l’aspirazione ad un modello abitativo che dia la possibilità di adattarsi nel tempo ad usi che possono mutare, non solo in relazione al numero degli abitanti, ma anche all’opportunità di annettere locali per lavorare, ambienti da porre in locazione per creare reddito, stanze per ospitare temporaneamente parenti o amici. L’idea di una casa “flessibile” non è una novità, ma si scontra nell’era industriale e post industriale, soprattutto nelle grandi città, con un’offerta rigida vincolata a ferree regole di mercato.

Vuoto, realtà, linguaggio: la genesi del soggetto secondo il buddhismo

Una delle tesi fondamentali del buddhismo antico è che non v’è coscienza individuale, ma solo una serie di molteplici singoli atti di pensiero. Di nuovo, allora, questi atti non scaturiscono dalla coscienza, come si potrebbe pensare, ma è la coscienza a essere fatta di questi atti. Perciò la coscienza è, in ultima analisi, una costruzione storica, finita, ed essa stessa un processo.

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