Sgomberi e baracche. Nuovi modelli insediativi generati dall’abbandono
Il sorgere di insediamenti effimeri di immigrati (“regolari” e non “regolari”), la loro parcellizzazione e dispersione nella periferia romana e/o nei quartieri limitrofi alle aree più centrali della città (con il ritorno della “baracca” o il proliferare della tenda come soluzione abitativa), sono il risultato della retorica di un Paese e di una città meno accogliente e meno solidale, dell’applicazione e messa in campo di una serie di provvedimenti (Decreto sicurezza) e comportamenti (sgomberi) che sta fortemente condizionando le già precarie e disagiate condizioni abitative di residenti stranieri senza fissa dimora: alla logica della concentrazione e dell’aggregazione, che pure porta in sé i rischi della segregazione e della ghettizzazione, si sta sostituendo quella della dispersione e della disarticolazione