L’implicazione del corpo nella mistica di Venanzio Fortunato

01 Pubblicazione su rivista
Manzoli Donatella
ISSN: 1124-1225

Il contributo intende indagare la sensibilità di Venanzio Fortunato per la dimensione mistica e per il linguaggio che la esprime, con specifica attenzione al tema del corpo che è centrale nella riflessione sulle dinamiche ascetiche. Il lavoro, che esamina il carme De virginitate (VIII, 3) e la prosa agiografica Vita Radegundis, registra negli scritti di Venanzio una significativa presenza del corpo che inevitabilmente convoca il tema dell’eros mistico. Infatti in Venanzio poeta e agiografo l’esperienza della divinità è spesso guadagnata anche attraverso la materialità del corpo e il coinvolgimento dei sensi. Con attenzione al trattamento poetico della materia mistica, in questo lavoro si sonda l’incidenza del corpo perlustrando due strade: 1) il lessico dell’erotismo mistico; 2) il lessico della carne, e cioè gli affioramenti concreti della corporeità. Si constata dunque la presenza della mistica in un’epoca ben precedente a quei secoli in cui essa è accertata.

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