Legge, giudizio e diritto civile
Il saggio analizza il rapporto tra legislazione e giurisdizione e approfondisce, attraverso alcune esemplificazioni, i temi della giustizia contrattuale, dell’analogia,dell’effettività, del «giusto» rimedio e dell’«emancipazione» dell’interprete dal dogmatismo. L’occasione è propizia per ridimensionare il ruolo nell’attività ermeneutica della «sensibilità comune», del «comune sentire», della «prassi», della «condivisione», del «consenso» e dell’«accettabilità sociale», in quanto, in un ordinamento fondato sul principio di legalità, la sociologia e l’«esperienza», componenti indefettibili nel processo applicativo del diritto, non possono sostituirsi o trasformarsi in strumenti alternativi al dato positivo. Si dedica attenzione anche al (falso) problema della «creatività» del procedimento ermeneutico, in quanto la decisione deve trovare il suo fondamento giustificativo all’interno del sistema ordinamentale e va motivata sotto il profilo logico, teleologico e assiologico a garanzia della prevedibilità e della controllabilità.