Nota introduttiva. Mediaterrorismi e oltre. Una ricerca come spazio di innovazione scientifica e comunicativa
La special issue della Rivista rappresenta la prima sede strutturata
per la restituzione dei risultati finali della ricerca PRIN “Media e Terrorismi. L’impatto della comunicazione e delle reti digitali sull’insicurezza percepita”, anche se il lavoro di disseminazione e discussione pubblica ha punteggiato tutti gli anni dell’esperienza di ricerca sia con eventi pubblici, in particolare nella cornice del Festival della Sociologia di Narni, che in specifiche pubblicazioni riferite al progress delle indagini. Non è casuale la scelta di dedicare un numero di Comunicazionepuntodoc ai temi di questo importante progetto, che anticipa un volume collettaneo chiamato ad occuparsi delle possibili contronarrazioni del terrorismo, coinvolgendo dunque l’operato delle aziende mediali, degli operatori della sicurezza e delle istituzioni di ricerca e formative. Sia il Monografico della Rivista che il testo sono dunque, autonomamente e nel loro insieme, il risultato di un fecondo lavoro di interazione scientifica delle sei unità di ricerca distribuite sul territorio nazionale (Roma Sapienza, Roma Link Campus, Napoli Suor Orsola Benincasa, Napoli Unicampania “Luigi Vanvitelli”, Milano Bicocca, Perugia Stranieri). Prendendo spunto dall’analisi della letteratura scientifica, dai dati di ricerca forniti da fonti secondarie, dal monitoraggio dei media tradizionali (in particolare Tv e quotidiani) e dei social network sites e mettendo il tutto alla prova dei dati sulla percezione dell’insicurezza e di indagini quanti-qualitative realizzate ad hoc soprattutto con i giovani, la ricerca fa il punto sulle principali criticità e debolezze delle narrazioni mediali sul terrorismo. L’impostazione del lavoro inserisce però tutto questo nel più ampio frame interpretativo legato ai problemi globali complessi come le migrazioni, ancor prima la criminalità e più recentemente la pandemia che ha stravolto equilibri geopolitici, sicurezze precarie e routine produttive dell’informazione.