Disturbi del desiderio maschile
Non esiste una definizione univoca di desiderio sessuale in quanto esso rappresenta la più complessa fra le fasi della risposta sessuale. Il desiderio è estremamente soggettivo e determinato da un’interazione di fattori biopsicosociali. Si presenta come estremamente mutevole nel tempo, non solo tra individui diversi, ma anche all’interno della stessa persona, passando da fluttuazioni nella giornata a grandi cambiamenti in fasi specifiche della vita (es., adolescenza, innamoramento, momenti stressanti, ecc.) (Nimbi et al., 2018a). Il desiderio sessuale viene spesso definito come “lo stato psicologico soggettivo atto ad iniziare e mantenere il comportamento sessuale umano, innescato da stimoli interni (es., fantasie erotiche, emozioni) e/o esterni (es., attrazione, pornografia)”
(Mark et al., 2014). Il desiderio sessuale è stato per anni al centro del dibattito scientifico, in particolare per quanto riguarda le donne (Giraldi et al., 2015). Fu inizialmente concettualizzato da Helen Singer Kaplan (1974) come prima fase della risposta sessuale, precedendo l’eccitazione, l’orgasmo e la risoluzione. Grazie al successo di questo modello, i disturbi del desiderio furono classificati
per la prima volta nel DSM III.