Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1541347
Anno: 
2019
Abstract: 

La soluzione delle problematiche connesse ai nuovi caratteri della città contemporanea richiede l'elaborazione di strategie e progetti in grado di integrare politiche settoriali: urbanistiche, fiscali, economiche e sociali. Il dibattito disciplinare degli ultimi 20 anni sul tema della Riforma per il Governo del Territorio ha ribadito l'importanza di affidare a un sistema innovato di regole certe, di strumenti urbanistici, di meccanismi perequativi e di dispositivi fiscali, l'obiettivo di costruire gli spazi e le attrezzature della città pubblica al fine di contrastare l'aumento delle disuguaglianze e della polarizzazione sociale ed economica, di realizzare un modello di equità spaziale e di inclusione sociale, e di combattere il consumo di suolo.
L'implementazione di strumenti operativi innovativi, bastati sul principio dell'equo trattamento delle proprietà, su pratiche negoziali e partecipative può contribuire efficacemente al raggiungimento di un ventaglio molto ampio di obiettivi pubblici e di benefici collettivi: dalla costruzione di spazi e servizi pubblici, al miglioramento dei servizi eco-sistemici; dalla tutela delle fragilità territoriali alla rigenerazione dei tessuti urbani; dalla costruzione di edilizia sociale alla riqualificazione energetica degli edifici; dal miglioramento della fruizione paesistica al completamento delle reti ecologiche e delle infrastrutture verdi; dalla diminuzione dei rischi connessi ad attrezzature e impianti pericolosi al finanziamento di infrastrutture e di attrezzature pubbliche.
In questo quadro di riferimento la ricerca affronta le complesse problematiche inerenti i temi dell'innovazione del piano urbanistico locale con particolare riferimento alla definizioni di possibili nuove strategie progettuali e di riferimenti operativi per la costruzione della città pubblica e il perseguimento di benefici collettivi.

ERC: 
SH2_9
SH2_10
SH2_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2017629
Innovatività: 

La ricerca di nuovi riferimenti operativi per la costruzione della città pubblica e il perseguimento di benefici collettivi consente di percorrere significativi ambiti di innovazione disciplinare, evidenziando alcune questioni prioritarie all'interno del dibattito. Questioni che riconsiderano il ruolo dei centri urbani nelle politiche economiche, sociali e culturali potenziando le relazioni tra città e territorio per uno sviluppo sostenibile che ne salvaguardi l'integrità fisica, culturale e ambientale. Le complesse dinamiche insediative, gli effetti del cambiamento climatico nell'attuale fase di recessione economica, generano aree di estesa marginalità che impongono l'adozione di nuovi modelli di riequilibrio urbano e territoriale supportati dalla costruzione di infrastrutture a rete. A questa esigenza fa riscontro la scarsità delle risorse destinate alla rigenerazione delle città che ha fortemente ridotto la possibilità della PA di realizzare spazi e servizi pubblici e implica il superamento degli strumenti attuativi tradizionali basati sull'esproprio. L'implementazione di nuovi riferimenti operativi, inseriti all'interno di procedure perequative generalizzate, può rafforzare il disegno di piano e incidere nell'organizzazione e nella forma dello spazio pubblico.
Tra questi:
- la "compensazione edificatoria" consente di salvaguardare territori agricoli o a forte naturalità destinati dai piani urbanistici previgenti all'espansione e non più coerenti con gli obiettivi della rigenerazione fisica, economica e ambientale della città e del territorio.
- la "compensazione traslativa" (L. 308/2004) consente di attuare politiche di rilocalizzazione di insediamenti legali ma realizzati in zone di fragilità geologica o di pregio ambientale. Un'interpretazione estensiva del dispositivo potrebbe comprendere quali obiettivi, il completamento delle reti ecologiche e delle infrastrutture verdi, la delocalizzazione di attrezzature e impianti pericolosi ecc.
- la "cessione compensativa" consente, in alternativa all'esproprio, di acquisire aree da destinare a verde e servizi pubblici, di accrescere e completare i servizi ecosistemici e di contribuire alla prevenzione dei rischi ambientali.
- la "premialità" e l'"incentivazione" consentono il raggiungimento di molteplici obiettivi di interesse pubblico e generale quali, il soddisfacimento del fabbisogno di housing sociale, il rinnovo urbano ed edilizio, la riqualificazione e il miglioramento della qualità ambientale. Strumenti operativi inseriti in alcune leggi nazionali e regionali.
- forme di fiscalità urbanistica di natura negoziale e consensuale consentono di finanziare la realizzazione di opere pubbliche sfruttando i frammenti di riforma fiscale fin qui introdotti (L. 164/2014).
- la "perequazione territoriale" consente di rispondere alle sperequazioni prodotte da piani o progetti sovra-comunali non coordinati, che spesso generano un'elevata dispersione insediativa, con la conseguente insostenibilità economica, ecologica e ambientale di tali interventi.
Tuttavia tali strumenti, che spesso presentano obiettivi trasversali, non sono esenti da problematiche attuative di natura politica, economica e giuridica. In questo contesto l'introduzione, in alcune leggi regionali (Veneto e Lombardia), dei "crediti edilizi" che si caratterizzano per la possibilità di rendere commerciabili quote di edificabilità mediante la creazione di un mercato di diritti immobiliari, pongono in essere una serie di questioni riguardanti, soprattutto, la legittimità giuridica di tali provvedimenti.
La complessità dei meccanismi operativi si riverberano sugli strumenti di pianificazione dove possono coesistere, "diritti edificatori" comunque denominati, ("plafond", "premialità", "incentivi", "crediti edilizi"), aventi finalità, genesi giuridica, origine territoriale e disciplina di trasferimento, molto diversi che necessitano, ai fini di una loro corretta applicazione, di un quadro coerente di norme determinando «la formazione di beni e di mercati che articolano in modo nuovo lo stesso mercato fondiario» (Micelli, 2011).
L'importanza e la molteplicità delle strategie e degli obiettivi conseguibili mediante premialità e incentivazione, nell'attuale condizione di "federalismo urbanistico", suggeriscono ai nuovi piani locali, basati su procedure partecipative e consensuali, di aprirsi alla sperimentazione di strumenti operativi market based, per valutare se l'istituzione di mercati artificiali può costituire una soluzione efficace e convincente alle problematiche connesse alla pianificazione della città e del territorio.
In questo quadro di riferimento l'analisi di nuovi strumenti operativi apre una riflessione che investe non solo la specificità propria delle competenze disciplinari coinvolte, ma anche gli orientamenti riformatori per la definizione dei principi della auspicata nuova Legge-quadro nazionale sostanziando un reale avanzamento delle conoscenze disciplinari e dello stato dell'arte.

Codice Bando: 
1541347

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