A partire dal recente ritrovamento - negli archivi della Sezione di Diritto Penale del Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici - dei materiali didattici relativi al Corso di "Tecniche dell'istruttoria penale" (tenuto dal prof. Alfredo Niceforo presso la "Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale", istituita da Enrico Ferri nel 1911 alla Sapienza di Roma), il progetto si propone, da un lato, di catalogare e digitalizzare parzialmente tali materiali, di grande valore ed interesse storico-scientifico; dall'altro lato, si propone di riunire storici e studiosi del processo per collocarlo storicamente, culturalmente, e giuridicamente nel quadro della nascita del codice di procedura del 1913 (il c.d. "codice Finocchiaro-Aprile"), segnata dallo scontro tra Scuola Classica, Scuola Positiva, e Scuola Sociale di diritto penale.
Avvalendosi del confronto fra metodi diversi ma limitrofi (quello storico e quello tecnico-giuridico), la ricerca punta pertanto a intravedere le ideologie dietro le teorie della didattica, gli atteggiamenti filosofici dietro le rivendicazioni politiche, e le posture politiche dietro le tecniche giuridiche che sono state formulate e discusse, nel fronteggiare il c.d. «problema penale», all'inizio del Novecento.
In linea con le più recenti tradizioni di ricerca sul punto, il progetto contribuisce pertanto alla ricostruzione di uno snodo cruciale per lo sviluppo del sistema penale italiano contemporaneo, studiandone alcune tendenze culturali di fondo (i c.d. «caratteri originari e tratti permanenti»), nate in quel momento storico, penetrate nella mentalità giuridica e nella legislazione processuale fascista, e tutt'ora - in certa misura - oggetto di velate riproposizioni.