La lotta chimica costituisce ancora oggi lo strumento più efficace per il controllo degli organismi nocivi. Tuttavia i danni ambientali ad essa associati e l¿insorgenza della resistenza nelle specie target stanno mettendo a rischio l¿utilizzo di tale approccio. Attualmente dunque la sfida è quella di mettere a punto strategie di controllo alternative, efficaci e sostenibili, che riducano gli effetti negativi sull¿ambiente e limitino l¿evoluzione della resistenza. Il presente progetto ha come obiettivo quello di sviluppare uno strumento di controllo, a basso impatto ambientale, basato sull¿utilizzo di bioinsetticidi a RNA. In particolare si tratta di piccole molecole a RNA in grado di inibire specifici geni di interesse. La proposta sarà incentrata sulla zanzara Culex pipiens, principale vettore di West Nile virus in Europa, e utilizzerà come target dell¿inibizione il gene della chitina-sintasi, un gene chiave nel metabolismo degli artropodi. Il risultato atteso è lo sviluppo di uno strumento non solo specie-specifico, ma anche gene-specifico, che potrà successivamente essere valutato per applicazioni in campo, finalizzate non solo al controllo della specie target, ma anche di altri insetti dannosi, sia di interesse agricolo, che sanitario.