Pietro Bracci, architetto della Congregazione del Buon Governo

Anno
2021
Proponente Iacopo Benincampi - Ricercatore
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Augusto Roca De Amicis Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente)
Emanuele Gambuti Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca
Abstract

Fra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento la Congregazione del Buon Governo di Roma amministrò con attenzione le poche risorse a disposizione, avvalendosi dell'ausilio di architetti esperti per la supervisione delle fabbriche da eseguirsi (Di Marco 2002; Di Marco 2006; Ciranna 2009). Fra i suoi principali consulenti si può annoverare Pietro Bracci (1779-1839), figlio di Virginio (1737-1815) e nipote del celebre scultore suo omonimo (1700-1773).
Quasi nulla si conosce sulla sua attività, eccetto saltuarie notizie raccolte in coincise schede bibliografiche (Honour-Corbo 1971; Randolfi 2006). Recenti studi hanno tuttavia riconosciuto il contributo discriminante addotto da questo operatore in ambito marchigiano. Infatti, venne coinvolto nel rinnovamento del teatro delle Muse di Ancona (Marchegiani 2003), nelle opere "ad usum publicum" avviate dai pesaresi (Benincampi 2020), nell'edilizia cittadina di Senigallia (Benincampi 2019) e interpellato nella ristrutturazione del rinomato ponte di Scheggia lungo la via Flaminia (Benincampi-Gambuti 2020).
Inoltre, una serie di note autografe conservate presso l'Archivio di Stato di Roma lascia supporre che questi avesse partecipato a un numerose fabbriche all'indomani della Restaurazione (1818-1821), intervenendo in vari luoghi dello Stato Ecclesiastico.
Di conseguenza, un'indagine dell'inesplorato fondo di famiglia conservato presso l'archivio storico della diocesi di Civita Castellana potrebbe sia far luce su molte costruzioni inedite a cui Pietro Bracci prese parte con perizie e disegni, sia consentirebbe di circoscrivere meglio il ruolo di funzionario pontificio, chiarendo i compiti e i doveri connessi alla mansione ricoperta. Da ultimo, un approfondimento dei fascicoli allo stesso pertinenti depositati presso l'archivio romano fornirebbe un quadro puntuale sull'impegno assolto in quegli anni dal tribunale curiale, considerato generalmente in questo periodo in uno stato di totale immobilità (Tabacchi 2007).

ERC
SH5_6, SH5_8, SH6_8
Keywords:
ARCHITETTURA, STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA, BENI CULTURALI MATERIALI E IMMATERIALI, PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, STORIA DELLE ISTITUZIONI

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma