Il santuario megalitico di Tas-Silg (Malta) e le interazioni nel Mediterraneo centrale fra 3000 e 700 a.C.
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Enrico Lucci | Dottore di Ricerca | Dipartimento di Scienze dell'Antichità - Sapienza Universita¿ di Roma | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Girolamo Fiorentino | Professore Associato | Università del Salento | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Jacopo De Grossi Mazzorin | Professore Associato | Università del Salento | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Maryanne Tafuri | RTB | Dipartimento di Biologia Ambientale - Sapienza Universita¿ di Roma | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Cristina Lemorini | Professore Associato | Dipartimento di Scienze dell'Antichita¿ - Sapienza Università di Roma | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Carlo Veca | Assistente tecnico | ANAS - Direzione progettazione e realizzazione lavori archeologo | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Levi Sara Tiziana | Professore Associato | City University New York, USA | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Tykot Robert | Professor | University of Florida | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
D¿Amico Sebastiano | Professor | University of Malta | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Fra il 2003 e il 2011 l'Università Sapienza di Roma ha condotto scavi nel santuario megalitico di Tas-Silg (gli unici con questo obiettivo dopo quelli inglesi degli anni `60 a Skorba) per indagare i livelli preistorici, dalla sua costruzione intorno al 3000 a.C. fino alla sua trasformazione in un luogo di culto fenicio, intorno al 700 a.C. Tali ricerche hanno consentito di raccogliere molti nuovi dati su questo importante contesto. L'elaborazione di tali dati, in rapporto con le più aggiornate conoscenze sulle attività di scambio e interazione nel Mediterraneo in quel periodo, può consentire di raggiungere un livello di conoscenza nettamente superiore a quanto attualmente noto. Con questa ricerca ci si propone quindi di avviare un processo di studio e di discussione su un tema che vede il coinvolgimento delle conoscenze disponibili non solo sui processi culturali della Sicilia e dell'Italia meridionale, ma anche dello Ionio e dell'Egeo. Sia lo studio morfologico-stilistico, archeometrico, tecnologico, funzionale, distributivo dei reperti archeologici, sia le analisi dei reperti bioarcheologici, non solo dal punto di vista paleoambientale e paleoeconomico, ma anche da quello delle aree di provenienza delle specie vegetali e animali, possono fornire un quadro articolato delle trasformazioni del contesto culturale maltese e delle sue relazioni esterne, a breve e lunga distanza. A tali analisi si accompagna una campagna di datazioni mediante la tecnica del C14 per avere una più precisa sequenza cronologica. Inoltre, una ricostruzione complessiva della struttura socio-economica e politica delle comunità maltesi, dal periodo dei Templi alla situazione pre-coloniale della prima età del Ferro è un'altra delle ricadute che ci si può aspettare dalla realizzazione della ricerca proposta.