Non-Scribal Communication and Palaeography: le Masons¿ Marks del palazzo di Festòs a Creta
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Alessandro Greco | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
La pratica di incidere delle marche sui blocchi impiegati nella costruzione degli edifici era molto diffusa nella grecità Classica ed Ellenistica, come anche nelle realtà Romana e Medievale. Eppure, le c.d. masons¿ marks erano utilizzate già nella media e tarda Età del Bronzo, nel mondo minoico: segni tra loro differenti per ductus, tipologia, dimensione, e distribuzione sono incisi sui conci delle principali sedi palatine dentro e fuori l¿isola di Creta, la patria della cultura minoica.
Se in epoca più tarda è ben chiara la funzione precipua di queste marche, impiegate per facilitare le operazioni di costruzione degli edifici, lo stesso non può dirsi per il mondo minoico, ove ancora aperto è il dibattito tra quanti vi hanno individuato un valore religioso/magico-apotropaico e quanti, invece, le ascrivono piuttosto ai processi, ben più ¿profani¿, di estrazione e messa in opera dei conci per la costruzione degli edifici.
Tanto la capillarità del fenomeno, tanto il ¿mistero¿ circa la loro funzione hanno indotto gli studiosi a ordinare questa enorme mole di materiale sito per sito, categorizzando i segni per tipologia e pubblicando dei veri e propri corpora degli stessi, soprattutto quando il numero delle marche rinvenute raggiungeva gli ordini delle centinaia o delle migliaia. Così, le masons¿ marks delle principali sedi palatine di epoca minoica, quali Cnosso, Festòs, Mallia, Akrotiri e Hagia Triada, sono state oggetto di un progressivo processo di pubblicazione, che consente oggi di disporre di corpora aggiornati per la maggior parte dei siti menzionati.
La sola eccezione è costituita dal sito di Festòs, la cui pubblicazione, non ancora aggiornata, risale al 1935. Ed è proprio l¿aggiornamento del corpus delle masons¿ marks di Festòs il fine ultimo del progetto che ci si accinge a presentare: a dir poco necessario, dato che il numero delle marche pubblicate non è completo, come una survey condotta dalla scrivente negli anni 2018 e 2019 ha permesso di notare.