Organoidi: una nuova piattaforma per lo studio dell'interazione ospite-microrganismo
Componente | Categoria |
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Bruno Arca' | Componenti il gruppo di ricerca |
Lucia Nencioni | Componenti il gruppo di ricerca |
Marisa Di Pietro | Componenti il gruppo di ricerca |
Valeria Antonietta Pietropaolo | Componenti il gruppo di ricerca |
Fabrizio Lombardo | Componenti il gruppo di ricerca |
Serena Cavallero | Componenti il gruppo di ricerca |
Anna Rita Vestri | Componenti il gruppo di ricerca |
Stefano D'Amelio | Componenti il gruppo di ricerca |
Gli organoidi, cluster cellulari derivati da cellule primarie in grado di replicare e di auto-organizzarsi in 3D, sono il modello più avanzato di coltura cellulare. Il loro utilizzo nelle patologie infettive rappresenta un promettente approccio nello studio delle relazioni simbiotiche e parassitarie tra microrganismi ed ospite, permettendo di analizzare la complessa rete di comunicazioni tra cellule eucariotiche differenziate e correttamente strutturate ed i microrganismi associate ad esse. Pertanto, lo scopo del presente progetto è quello di applicare la tecnologia organoide in vari campi della Microbiologia che spaziano dalla patogenesi alla terapia delle malattie acute e croniche ad eziologia microbica. Il laboratorio Organoidi presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive (DSPMI) sta sviluppando protocolli per lo studio dell'interazione microrganismo-ospite, includendo ceppi patogeni, opportunisti o probiotici, parassiti o derivati microbici (vescicole, esosomi), in modelli intestinali e polmonari. Tuttavia, al fine di rispecchiare la via naturale di contatto tra i microrganismi e gli epiteli, si rende necessaria l'acquisizione di una strumentazione per il "delivery" dei microrganismi, o derivati, all'interno degli organoidi 3D. Il sistema di micromanipolazione-microiniezione rappresenta, pertanto, un avanzamento strumentale in grado di implementare ed arricchire la capacità sperimentale sia del laboratorio Organoidi ma anche dei laboratori del DSPMI. Infatti, tale sistema si adatta a molteplici scopi che includono anche la microiniezione di farmaci e/o molecole ad attività antimicrobica permettendo lo sviluppo di piattaforme sperimentali per il testing di molecole ed anche la microiniezione di oociti di insetti per studi su organismi geneticamente modificati.