Un approccio multi-analitico per la caratterizzazione di manufatti metallici archeologici: il sistema "lega-patina-ambiente"

Anno
2021
Proponente Caterina De Vito - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
PE10_10
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Silvano Mignardi Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Melania Di Fazio Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca
Laura Medeghini Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Anna Candida Felici Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Fancesca Di Turo Assegnista National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology (NEST), Scuola Normale Superiore, Pisa Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Il presente progetto di ricerca ha lo scopo di studiare materiali metallici archeologici mediante un approccio multi-analitico e innovativo che prevede la caratterizzazione chimica e micro-strutturale dei reperti al fine di ricostruire la loro storia corrosiva in differenti media.
L'obiettivo è di esplorare e modellizzare il sistema metallo/lega-patina-ambiente.
I reperti metallici che si vogliono investigare sono di bronzo (i.e., leghe binarie, ternarie, ecc.) e di ferro. I contesti di seppellimento dei reperti sono di tipo (1) marine-like system e (2) lagoon- like system, tipici di manufatti provenienti dal archeologico fenicio-punico di Mozia (Trapani). I reperti del complesso di Magna Mater (Palatino, Roma) provenienti da differenti livelli stratigrafici sono invece di contesto (3) complex stratigraphy-like system. Gli utensili metallici in ferro impiegati per l'edilizia o in agricoltura di età Romana Imperiale, provenienti dal sito archeologico di Spoletino (Civitella d¿Agliano, Viterbo), sono di contesto (4) oxic-anoxic-like system o (5) dispersed fertilizers-like system, dovuto quest¿ultimo all¿attività agricola in prossimità del sito a partire dagli inizi del secolo scorso.
La caratterizzazione dei materiali sarà eseguita mediante analisi non- e micro-distruttive quali XRF, Tomografia X, spettroscopia micro-Raman, analisi elettrochimiche, SEM-EDX, EMPA, HR- FESEM e XRPD.
Lo studio di tali materiali consentirà di avere risposte utili a definire i processi corrosivi in atto sui reperti che sono stati rinvenuti in ambienti di seppellimento differenti per caratteristiche chimico-fisiche.
I risultati potranno costituire un importante contributo per definire i microambienti idonei per la conservazione dei materiali metallici del Patrimonio dei Beni Culturali.

ERC
PE10_10, SH6_3, PE4_2
Keywords:
ARCHEOMETRIA, METALLI E LEGHE, CORROSIONE, AMBIENTE

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