Telerilevare l'invisibile. Una nuova applicazione delle tecniche colorimetriche e radiometriche per l'indagine aerea della presenza archeologica intra ed extra sito.
Componente | Categoria |
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Francesca Romana Stasolla | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
La ricerca condotta durante il lavoro di dottorato in archeologia post-classica sul territorio alto-laziale, compreso tra i comuni di Tarquinia e di Civitavecchia, ha evidenziato diverse prospettive d'indagine sull'area mediante l'impiego di nuovi strumenti per il telerilevamento aereo in contesti archeologicamente sensibili. In particolare, nelle indagini archeologiche di superficie, si è posta l'attenzione sulla possibilità di sfruttare un piccolo strumento aereo in grado di leggere la firma spettarle di ciascun elemento. Acquisendo tale dato è possibile riconoscere l'identità di ciascun elemento in maniera univoca. Tale capacità, sino ad ora applicata in ambito archeologico solo per l'analisi dei rivestimenti o di manufatti di piccole dimensioni, può essere sperimentata anche nell'ambito delle indagini territoriali condotte in contesti già parzialmente noti, che presentano una ricorrenza nei materiali da costruzione impiegati. In tal modo, sarebbe possibile dare una prima lettura e interpretazione a contesti e settori non ancora interessati dall¿attività di scavo. L'obbiettivo del progetto è di fatto, lo sviluppo e l'integrazione di una micro-camera in grado di leggere le misurazioni colorimetriche e fotometriche degli oggetti fotografati, normalmente invisibili anche da una fotocamera digitale ad uso professionale, su un mezzo a pilotaggio remoto della classe very light maneggevole e facilmente trasportabile, funzionale per le indagini infra ed extra sito