Protezione e conservazione. Rapporto con la preesistenza, caratterizzazione costruttiva, invecchiamento ed efficacia delle coperture nell'area archeologica di Ostia Antica
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Donatella Fiorani | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
La ricerca intende approfondire il tema delle coperture in un'area archeologica fortemente connotata, come il parco archeologico di Ostia antica.
Con un'estensione di oltre 150 ettari, il Parco Archeologico accoglie i resti dell'antico porto di Roma. Fondata, secondo la tradizione, da Anco Marzio per lo sfruttamento delle saline litoranee, Ostia si sviluppò particolarmente in epoca imperiale come centro commerciale e portuale, per cadere in una rapida decadenza in età tardo-antica.
La varietà delle emergenze architettoniche presenti all'interno dell'area ha determinato un'altrettanto varia caratterizzazione delle coperture protettive. Si passa dalla reintegrazione della volta in laterizi, utilizzando materiali e tecniche tradizionali, alla riproposizione formale sì della volta, ma con materiali e tecniche del tutto moderne: è questo il caso della copertura in acciaio e perspex realizzata per garantire la conservazione di materiali lapidei all'interno del Piccolo Mercato, Regio I, Insula VIII. Numerosi sono, inoltre, gli esempi di coperture a falda in legno o con struttura portante in calcestruzzo armato che ricalcano, del tutto o in parte, il profilo della preesistenza sulla quale vanno a insistere, per proteggere pavimenti mosaicati o affreschi.
La restituzione della storia delle coperture protettive nel sito di Ostia antica, l'identificazione delle principali tipologie costruttive e del rapporto da queste istituite con la preesistenza, l'eventuale riconoscimento di particolari tipicità tecniche e, soprattutto, dell'efficacia - sia sul piano figurativo che su quello protettivo - delle eventuali problematiche conservative ad esse legate, consentirà di ampliare le conoscenze sull'efficacia di queste strutture nell'ambito del restauro archeologico, di restituire in una nuova prospettiva la vicenda recente del sito di Ostia antica e di fornire uno strumento adatto su cui fondare un adeguato piano di manutenzione dell'area archeologica.