L'impronta del fattore antropico: termografia e analisi geomorfologica per nuovi dati sullo sfruttamento dei territori nella Tuscia medievale

Anno
2021
Proponente Noemi Giovino - Dottorando
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH6_3
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Francesca Romana Stasolla Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente)
Alessia Pica Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca
Abstract

Il progetto intende analizzare alcuni aspetti dello sfruttamento delle risorse naturali da parte di insediamenti particolarmente significativi durante il medioevo, collocati tra i bacini idrografici del fiume Fiora e del fiume Mignone (bassa Maremma e alto Lazio), coniugando la ricerca archeologica con quella geomorfologica. Gli sforzi della ricerca si concentreranno su siti per i quali si dispone di diverse informazioni, a partire dal dato documentario-archivistico sino alle indagini archeologiche e topografiche con particolare riferimento al periodo compreso tra il XI e il XIV secolo. Si intende così proporre una ricerca declinata verso un rapporto dialettico e interdisciplinare tra le varie scienze coinvolte servendosi inoltre di nuovi strumenti di rilievo e diagnostica. Obiettivo del progetto è valutare in che misura il grado di incidenza del fattore uomo abbia trasformato il paesaggio rintracciandone il luogo e il ruolo nella definizione di alcune scelte nell'impiego di risorse e materiali che l'ambiente circostante poteva offrire. Da qui la necessità di partire dall'analisi di ciò che l'uomo stesso ha lasciato come opera compiuta a perenne memoria del suo passaggio: gli edifici e le infrastrutture. L'analisi e l'interpretazione geomorfologica del paesaggio e le sue trasformazioni, integrata con il processamento di dati da immagini termiche (terrestri, aeree e satellitari), nonché dei dati provenienti da lettura termografica, possono senza dubbio costituire un valido nuovo alleato per una migliore comprensione dell'uso del territorio che non si fermi solamente al quando bensì che indaghi il come e il perché, aprendo nuovi scenari di dibattito e discussione su una società fortemente dinamica, come quella medievale dell'areale in oggetto, in cui l'ingenium si dimostra soprattutto nella capacità di saper sfruttare al meglio morfologie e risorse del proprio territorio.

ERC
SH6_3, PE10_13, PE10_14
Keywords:
TOPOGRAFIA, TERRITORIO, AMBIENTE E PAESAGGIO RURALE, STRUMENTAZIONE E METODI DIAGNOSTICI, MEDIOEVO, GEOMORFOLOGIA

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma