Rappresentazione di gesti della mano comuni e non comuni nell'attività spontanea del cervello: uno studio EEG ad alta densità

Anno
2021
Proponente Viviana Betti - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH4_4
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Maddalena Boccia Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Maria Leggio Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Silvia Picazio Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca
Abstract

Negli ultimi due decenni, una scoperta significativa in ambito neuroscientifico è stata la realizzazione che l'attività spontanea non è un "rumore" casuale. Piuttosto, le regioni del cervello sono funzionalmente correlate, anche in assenza di stimoli sensoriali, compiti cognitivi e motori. Mentre i modelli neuroscientifici classici sostenevano che le funzioni cerebrali dipendono principalmente dall'elaborazione indotta dallo stimolo, l'opinione corrente è che le operazioni cognitive del cervello sono principalmente intrinseche. Un'ipotesi è che una delle funzioni dell'attività intrinseca del cervello è mantenere la rappresentazione di stati cognitivi o motori altamente frequenti. In altre parole, le statistiche di comportamenti frequenti o stimoli ambientali che si ripetono nell'interazione con gli oggetti esterni sarebbero fortemente rappresentanti nell'attività spontanea del cervello. Da un punto di vista funzionale, ciò rappresenterebbe un enorme vantaggio per il cervello che non deve elaborare ogni volta stimoli o comportamenti naturali.
Questo progetto testa questa ipotesi mediante lo studio di gesti della mano comuni e non comuni. Il corpo, in particolare la mano, è il mezzo primario di interazione con l'ambiente. Nel corso dello sviluppo e dell'esperienza, la biomeccanica dei movimenti della mano genera distribuzioni di stati altamente probabili che vengono interiorizzati dal cervello. Attraverso l'elettroencefalografia ad alta densità (Hd-EEG), questo progetto testa l'idea che le oscillazioni spontanee del cervello rappresentano gesti naturali della mano, rispetto a stimoli nuovi. Per questo prevediamo un paradigma sperimentale in cui i partecipanti osserveranno video-clips che rappresentano la presa di oggetti di vita quotidiana mediante posture comuni e non comuni. Lo studio della rappresentazione neurale del movimento della mano non ha implicazioni solo per le neuroscienze ma anche per la neurologia e l'ingegneria robotica.

ERC
SH4_5
Keywords:
NEUROSCIENZE COGNITIVE, NEUROIMAGING E NEUROSCIENZA COMPUTAZIONALE, ANALISI STATISTICA DEI DATI

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