Una delle caratteristiche distintive dell'attuale sistema finanziario è la forte "interconnessione" tra le istituzioni e tra i mercati finanziari. Tale peculiarità in situazioni di normalità del ciclo economico tende a rafforzare la stabilità finanziaria globale attraverso la tecnica della diversificazione dei rischi idiosincratici, adottata tradizionalmente dalle banche avanzate nella gestione dei loro portafogli finanziari. Tuttavia, la forte interconnessione tra le istituzioni può, in situazioni di stress economico e/o finanziario, alimentare l'instabilità finanziaria globale attraverso il canale della propagazione dei rischi ed innescare un effetto contagio tra diverse aree economiche, mercati ed istituzioni finanziarie. Tale effetto di diffusione dei rischi sarà tanto più forte quanto maggiore è il grado di interconnessione tra le istituzioni e tra queste ed i mercati finanziari. Il Financial Stability Board ha quindi stabilito dopo il Summit del G20 di Londra nel 2009 di utilizzare anche il grado di interconnessione tra le istituzioni finanziarie come importante categoria di identificazione delle banche internazionali ad importanza sistemica globale, oltre alla tradizionale categoria della dimensione. Coerentemente con tale decisione regolamentare, la ricerca internazionale attualmente sta analizzando diverse metodologie quantitative attraverso le quali poter stimare il rischio sistemico delle istituzioni finanziarie prendendo in considerazione proprio il grado di interconnessione tra le stesse. A tale fine, questo progetto di ricerca si pone come obiettivo lo studio e l'implementazione di una nuova misura di rilevanza sistemica che tenga in considerazione la particolare struttura di interconnessione all'interno del network finanziario europeo. In altri parole, ci proponiamo di analizzare e testare una metodologia in grado di identificare i canali di potenziale trasmissione dei rischi estremi tra le istituzioni del network finanziario europeo.