Le connessioni fra romanzo e teatro da Goldoni a Foscolo
Componente | Categoria |
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Beatrice Alfonzetti | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Matilde Esposito | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Alviera Bussotti | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Marta Marchetti | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
La ricerca si propone, per la prima volta nell'ambito degli studi italiani e internazionali, di indagare il fenomeno delle connessioni fra teatro e romanzo in Italia nel periodo che va dalla seconda metà del Settecento al primo Ottocento, attraverso autori come Carlo Goldoni, Pietro Chiari, Carlo Gozzi, Antonio Piazza, Francesco Cerlone, Antonio Bianchi, Francesco Gritti, Zaccaria Seriman, Francesco Albergati Capacelli, Alessandro Verri, Giovanni Gherardo De Rossi, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Pietro Borsieri, Alberto Nota, Silvio Pellico e altri.
Obiettivo del progetto è individuare e analizzare quei testi teatrali (commedie e tragedie) e quei romanzi che intrecciano, secondo differenti modalità retoriche e strutturali (contenuti, citazioni, registri, codici, allusioni, personaggi, ecc.), il mondo del teatro e quello del romanzo. Vista la peculiare impostazione pseudo-autobiografica del romanzo e la sua contiguità con i generi limitrofi in area italiana, si prenderanno in considerazione anche le autobiografie, ormai ritenute vere e proprie opere di finzione, in cui il teatro è materia del racconto (fra le più importanti quelle di Goldoni, Gozzi, Casanova, Alfieri, Da Ponte).
L'interrogativo che guida la ricerca è se sia possibile estendere a una più ampia produzione romanzesca, oltre ad alcuni casi già individuati e studiati, l'interferenza con la scrittura teatrale e fare di quest'aspetto la cifra caratterizzante la via italiana al romanzo. Parallelamente si indagherà l'importanza che nella produzione drammatica sette-ottocentesca hanno temi, personaggi e funzioni desunti dal novel europeo, e come il dialogo col genere principe della modernità letteraria possa influire sulla tendenza italiana al "comico serio".