La ricerca proposta ha per oggetto lo studio dei "libri animati" e della loro evoluzione storica dalla metà del XIII secolo alla fine del XVII secolo; intendendo per "libri animati" quei manufatti librari, creati con finalità di fruizione anche assai dissimili tra loro (didattiche, mnemoniche, ludiche, divinatorie ecc.), che racchiudono al loro interno dispositivi meccanici o paratestuali, che richiedono e sollecitano l'interazione del lettore.
Fin dall'inizio della loro lunga storia (ed è una storia antica che comincia - in base alle nostre conoscenze - intorno alla metà del Duecento), i congegni meccanici di carta sono stati infatti dispositivi multimediali di comunicazione della conoscenza, che travalicavano i limiti della testualità in senso stretto e attivavano differenti codici di fruizione (lettura, visione, manipolazione, interazione). Vale a dire che, sotto gli occhi e nelle mani del lettore, il libro potenziava le sue finalità d'uso divenendo uno spazio fisico di auto-apprendimento, un medium di conoscenze e lo strumento di sperimentazione di quelle conoscenze.
E dunque, uno dei principali obiettivi del progetto di ricerca dedicato ai libri animati medievali e della prima età moderna (a partire dal XVIII secolo essi diventeranno infatti libri destinati prevalentemente all'infanzia), è quello di aumentarne e promuoverne la conoscenza, studiandone in modo sistematico la loro storia.