Origine, diffusione e vantaggio evolutivo della resistenza agli insetticidi: uno studio longitudinale per il controllo del vettore Culex pipiens

Anno
2020
Proponente Daniele Porretta - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
LS8_4
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Valentina Lucchesi Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca
Sandra Urbanelli Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Valentina Mastrantonio Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
John Vontas Professor, Head of the Pesticide Science Laboratory Department of Crop Science, Agricultural University of Athens, Athens, Greece Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Alessandra Spanò tecnico Dipartimento Biologia Ambientale, Sapienza Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Giulia Cordeschi dottoranda Università della Tuscia, Viterbo Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Romeo Bellini responsabile della sezione di Entomologia Medico- Veterinaria del Centro Agricoltura Ambiente Centro Agricoltura Ambiente "G. Nicoli" (CAA) (Crevalcore, Bologna), Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Le malattie trasmesse da insetti vettori sono un problema di salute pubblica globale. Nei paesi della UE, in particolare, si assiste al riemergere di virus trasmessi da zanzare del genere Culex, tra cui il West Nile Virus. In assenza di vaccini, il controllo del vettore tramite insetticidi rimane il principale strumento di prevenzione di tali malattie e l'insorgere di fenomeni di resistenza è dunque la principale sfida per i programmi di controllo. Il presente progetto, in continuità con il progetto Ateneo 2019, affronta il problema della resistenza al larvicida diflubenzuron (DFB) nella specie Culex pipiens, dovuta a mutazioni nella posizione 1043 del gene della chitina sintasi 1, il bersaglio molecolare del DFB. I risultati di nostri precedenti studi hanno evidenziato: la presenza degli alleli resistenti I1043M e I1043L ad alta frequenza nella Regione Emilia-Romagna e l'esistenza di una terza mutazione (I1043F), scoperta per la prima volta nel 2019; la presenza dell'allele I1043M anche in una località del sud della Francia, primo caso in Europa. Il quadro emerso è allarmante, sia per il rischio di diffusione della resistenza nel territorio nazionale ed europeo, sia per il numero limitato di larvicidi alternativi disponibili sul mercato. La resistenza al DFB potrebbe portare al ritorno di altri composti a maggiore impatto ambientale in termini di inquinamento e danni alla fauna non target. Nel presente progetto si intende: i) monitorare la distribuzione degli alleli della resistenza per analizzarne la variazione spazio-temporale dal 2015, anno del suo primo rilevamento; ii) ricostruire le relazioni filogenetiche tra gli alleli suscettibili e resistenti per determinarne l'origine e diffusione geografica; iii) analizzare l'effetto degli alleli resistenti sulla fitness degli individui. I risultati attesi forniranno una solida base per comprendere la stabilità della resistenza nelle popolazioni e pianificare efficaci azioni di controllo.

ERC
LS8_4, LS8_9, LS8_5
Keywords:
EVOLUZIONE DI SISTEMI E ADATTAMENTO BIOLOGICO, DINAMICA DELLE POPOLAZIONI, ENTOMOLOGIA MEDICA E VETERINARIA, LOTTA INTEGRATA

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