La tradizionale categoria dei contratti bancari si articola in tipi risalenti alla vigente codificazione del diritto civile che, unitamente alle altre figure negoziali congegnate nel corso del tempo dalla prassi che ha moltiplicato gli schemi che costituiscono segmenti dell'attività bancaria, rappresentano la veste formale di rapporti negoziali le cui dinamiche sono fortemente incise sul piano sostanziale dall'evoluzione tecnologica degli strumenti funzionali alla promozione dei servizi bancari, alla conclusione del contratto e all'esecuzione di quest'ultimo. Il progetto di ricerca si propone di analizzare, anche in prospettiva comparatistica, i contratti delle banche con i clienti in relazione all'evoluzione degli strumenti tecnologici e della disciplina giuridica della cosiddetta FinTech, ossia della Financial Technology o tecnologia finanziaria o tecnofinanza, per tale intendendosi l'insieme delle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione, informatiche e digitali impiegate nella pratica bancaria, nello svolgimento delle attività di investimento e nella prestazione di servizi assicurativi. Si tratta di un ambito dell'analisi giuridica in cui è particolarmente evidente come fattispecie negoziali anche classiche, per le quali talvolta si conserva inalterato un nucleo di disciplina assai datato, sono innervate da novità sul piano degli strumenti di cui è possibile avvalersi nella relazione lato sensu negoziale o dell'oggetto di essa; e come il diritto rincorra i fenomeni che è chiamato a conformare, mostrandosi incapace non solo di anticiparli, ma apparentemente persino di avvicinarsi al modello della dynamic regulation.