La letteratura recente individua nella cultura dell'errore --l'insieme di credenze e atteggiamenti condivisi dai membri di una organizzazione su come interpretare e fronteggiare gli errori-- un fattore chiave per ridurre le conseguenze negative di comportamenti errati e dei loro effetti (es. incidenti). Gli errori infatti, fornendo un feedback, possono avere una valenza positiva consentendo apprendimento e cambiamento. Tuttavia ad oggi poche ricerche hanno studiato empiricamente la relazione tra culture orientate positivamente verso gli errori (EMC-Error Management Culture) e riduzione degli errori, e nessuna ricerca ha studiato la relazione tra culture orientate negativamente verso gli errori (EAC-Error Aversion Culture) e incremento di errori.
Obiettivo di questo studio è esaminare queste relazioni, anche considerando il ruolo di mediazione svolto dalle emozioni, rispettivamente positive per l'EMC (es. tranquillo, fiducioso) e negative (es. imbarazzato, preoccupato) per l'EAC.
Inoltre, in linea con la definizione di culture organizzative come insieme di credenze condivise da un gruppo sociale che emergono da un sistema di relazioni reiterato nel tempo, questo studio si propone di indagare le relazioni ipotizzate all'interno di gruppi di lavoro reali, utilizzando un approccio multilevel.
I dati saranno analizzati testando due modelli di equazioni strutturali di tipo nested.
Questo studio contribuisce alla letteratura non solo colmando i gap sopra evidenziati, ma più in generale evidenziando il ruolo svolto da specifici aspetti culturali nel processo di gestione degli errori in ambito organizzativo, e mostrando il contributo delle emozioni nel favorire o meno tale processo. Pone infine le premesse per un futuro studio longitudinale che analizzi nel tempo tale processo.