Caratterizzare la plasticità dell'immagine corporea nell'Anoressia Nervosa: studi comportamentali e neurofisiologici.

Anno
2020
Proponente Ilaria Bufalari - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH4_5
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Mauro Giacomantonio Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Bigna Lenggenhager Professore Associato Dipartimento di Psicologia - Università di Zurigo (Svizzera) Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

L'Anoressia Nervosa (AN) è un disturbo psichiatrico con elevato tasso di mortalità, caratterizzato dal controllo sistematico dell'assunzione di cibo, un'intensa paura di ingrassare e un'alterata percezione del proprio corpo. La distorsione dell'immagine corporea ha un effetto sull'incidenza, la prognosi e la ricaduta del disturbo. Allo stato attuale, non vi sono validati trattamenti farmacologici né psicoterapeutici ampiamente efficaci per la sua cura.
Recenti studi delle neuroscienze cognitive e sociali hanno mostrato che: 1) è possibile alterare sperimentalmente la percezione del proprio corpo utilizzando un paradigma basato sulla stimolazione multisensoriale interpersonale (IMS) e la realtà virtuale immersiva (VR); 2) le pazienti AN mostrano una compromissione variabile delle funzioni esecutive, specialmente a carico del controllo cognitivo, suggerendo l'importanza di indagare il contributo della sfera cognitiva nell'elaborazione della rappresentazione corporea.
Questo progetto mira dunque - attraverso l'uso di misure cliniche, psicofisiologiche e neurofsiologiche - ad indagare in pazienti AN e in controlli neurotipici: 1) l'efficacia della IMS condotta su corpi virtuali di diverse dimensioni nell'indurre cambiamenti plastici nella rappresentazione del corpo;2) i meccanismi neurali alla base del controllo cognitivo legato al conflitto evocato dall'attivazione simultanea di rappresentazione di corpi magri (ideali) e grassi (aversivi). Caratterizzare la plasticità dell'immagine corporea, e determinare se la sua distorsione possa dipendere da alterazioni del circuito frontale nell'elaborare le rappresentazioni conflittuali del corpo, aprirebbe la strada all'implementazione di approcci combinati comportamentali (IMS, VR) e di stimolazione cerebrale non invasiva - che possano affiancare i normali percorsi psicoterapeutici verso l'obiettivo di ridurre le alterazioni dell'immagine corporea e modificare i processi percettivo-cognitivo-emotivi disfunzionali sottostanti.

ERC
SH4_5, LS5_5, LS5_8
Keywords:
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE, PROCESSI COGNITIVI, NEUROSCIENZE SOCIALI, NEUROIMAGING E NEUROSCIENZA COMPUTAZIONALE, PSICOFISIOLOGIA CLINICA

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