"Pastoralismo urbano". Sul ruolo economico delle comunità pastorali nei contesti sedentari nel mondo vicino orientale antico e miceneo tra III e II millennio a.C.: modelli a confronto.
Componente | Categoria |
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Sara Lopez | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Alessandro Greco | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Lorenzo Verderame | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Il presente progetto di ricerca si propone di studiare la natura del complesso rapporto fra società pastorali e urbane nel Vicino Oriente antico e nel mondo miceneo tra la fine del III e il II millennio a.C. attraverso l'analisi delle fonti testuali di tre casi studi particolarmente significativi e parzialmente complementari. Dal punto di vista dell'evidenza documentaria, prodotta dai contesti urbani e per lo più nell'ambito delle grandi organizzazioni templari e palatine tra Bronzo Antico e Tardo, le società pastorali sono state spesso considerate marginali o descritte e interpretate come elemento di alterità piuttosto che come segmento integrante degli stessi sistemi socio-economici e politici delle società sedentarie. Il progetto intende indagare, attraverso l'analisi di specifici archivi dalla bassa Mesopotamia, dalla Siria interna e dall'area micenea, l'effettiva rilevanza economica e culturale del mondo pastorale all'interno di tali società, attraverso la catalogazione e l'analisi in dettaglio di tutti i termini legati al pastoralismo, al fine di verificare e rimodulare modelli teorici storico-antropologici, spesso applicati nell'interpretazione delle dinamiche di interazione tra i due poli, ma mutuati più da pararteli etno-storici che dalla considerazione delle fonti.
Il progetto comprende 3 docenti della Sapienza di tre dipartimenti distinti (Scienze dell'antichità, Istituto italiano di studi orientali, Lettere e culture moderne), cui si aggiunge una dottoranda, e si avvale di accesso a documentazione epigrafica edita e inedita e della collaborazione di esperti provenienti da altre strutture nazionali e internazionali che integreranno la ricerca con le loro conoscenze tecniche (informatica applicata alla creazione di data base e alla creazione di mappe vettoriali), o specifiche competenze archeologiche, antropologiche ed epigrafiche delle aree studiate.