Sviluppo di un sistema a laccasi immobilizzata per la rimozione di FANS
La maggior parte degli enzimi che possono essere utilizzati in modo efficiente sono molto costosi e quindi il processo enzimatico diventa vitale ed efficace solo se può essere riutilizzato. A tal fine l'immobilizzazione, che comporta la conversione dell' enzima, solubile in acqua, in una forma solida, permette di trasformare il biocatalizzatore in una forma più facilmente separabile dai prodotti della reazione enzimatica e quindi anche più facilmente riutilizzabile. In tal modo la potenzialità di una sua applicazione in processi industriali è sicuramente incrementata anche grazie alla maggiore stabilità, selettività, resistenza dell'enzima ed al minor costo.
Pertanto lo scopo della presente ricerca è quella di proseguire lo studio iniziato lo scorso anno sulla ottimizzazione della immobilizzazione della laccasi da Trametes Versicolor su un supporto biocompatibile ed economico quale il chitosano.
Nella presente ricerca si intende sfruttare la natura glicoproteica della laccasi, avente gruppi di carboidrati covalentemente legati che vanno dal 10-50% del peso totale, per l' immobilizzazione sul supporto polisaccaridico. A tal fine sarà necessario effettuare una previa ossidazione del carboidrato con periodato e successiva dialisi per l'eliminazione dell'ossidante non reagito. Il biocatalizzatore sarà quindi poi utilizzato per la rimozione di farmaci antinfiammatori nelle acque.