Utilizzo della biopsia vuoto assistita con manipolo da 8 gauge sotto guida ecografica, come approccio innovativo per l'escissione di lesioni mammarie tipizzate isologicamente come B3 (USgVAE).

Anno
2017
Proponente Federica Pediconi - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Francesca Galati Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca
Carlo Catalano Componenti il gruppo di ricerca
Laura Ballesio Componenti il gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Bruna Cerbelli Dottorando SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE Altro personale Sapienza o esterni
Abstract

L'agobiopsia vuoto assistita è una procedura ormai di riconosciuta efficacia per il prelievo sotto guida mammografica sterotassica di microcalcificazioni o sotto guida ecografica di lesioni di difficile approccio con il tru-cut. Numerosi studi riportano già da qualche anno l'utilizzo di questa metodica per l'escissione completa di lesioni benigne, come fibroadenomi e tumori filloidi benigni, con risultati molto soddisfacenti. I dati di letteratura relativi all'utilizzo dell'escissione vuoto-assistita (Vacuum-assisted excision o VAE) per l'asportazione di lesioni mammarie dubbie (B3) o sospette attualmente sono estremamente scarsi. Tali informazioni necessitano quindi di ulteriori approfondimenti di ricerca. Si propone uno studio su donne volontarie cui sia stata diagnosticata una lesione mammaria di dimensioni comprese tra 5 mm e 25 mm, già tipizzata istologicamente come B3. L'asportazione mediante USgVAE si propone come alternativa all'intervento chirurgico. Lo studio è basato su esame anamnestico, diagnosi istologica di lesione B3 e sua asportazione mediante USgVAE. La procedura sarà effettuata utilizzando un manipolo con ago da 8G sotto guida ecografica. L'ecografia mammaria sarà eseguita con sonda lineare da 12 MHz utilizzando un apparecchio Toshiba. I frustoli prelevati saranno inviati ad esame istologico che sarà effettuato da personale specializzato del Dipartimento di Anatomia Patologica. Qualora anche in un solo frustolo fosse individuata un'atipia B4 o B5, la paziente verrebbe inviata ad intervento chirurgico al fine di eseguire un'escissione chirurgica. Lo scopo primario del nostro studio è quindi valutare l'efficacia e la sicurezza del USgVAE nell'asportazione delle lesioni mammarie B3. Crediamo che tale procedura, descritta in letteratura come rapida e ben tollerata, possa essere una valida alternativa all'intervento chirurgico, consentendo di evitare la degenza, di ridurre i tempi e costi della sala operatoria e dei controlli post-operatori.

ERC
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