Nel corso degli ultimi anni sono emerse numerose evidenze a favore di un possibile legame tra patologie psichiatriche e alterazioni cerebellari. Scopo della presente ricerca è chiarire le relazioni tra sintomi cognitivo/comportamentali e specifiche connessioni cerebello-corticali in pazienti con lesioni circoscritte al cervelletto ed in pazienti affetti da Disturbi Bipolari in cui è stata descritta la presenza di alterazioni cerebellari, senza però chiarire le ripercussioni che tali modificazioni potrebbero avere a livello corticale e i loro effetti cognitivo/comportamentali.
Un disegno di correlazione sarà utilizzato per esplorare il rapporto tra profilo psicologico e di cognizione sociale e dati di risonanza magnetica strutturale e funzionale. Le immagini di rs-fMRI verranno analizzate utilizzando un'avanzata tecnica di analisi, la "Networks-based statistics", sviluppata da Zalesky et al. (2010). Alterazioni della connettività tra specifici nodi, centrali all'interno di un determinato network, ed eventuali correlazioni con i dati ottenuti dalla valutazione del profilo psicologico e di cognizione sociale potranno fornire importanti informazioni sulle alterazioni strutturali e funzionali presenti nel cervelletto dei pazienti bipolari e sugli effetti di tali alterazioni cerebellari a livello della funzionalità corticale.
Inoltre, il confronto delle caratteristiche anatomo-funzionali e comportamentali dei pazienti psichiatrici e dei pazienti cerebellari potrà aiutare ad individuare il ruolo specifico del cervelletto nella modulazione del comportamento e della cognizione sociale.
L'identificazione di un eventuale ruolo cerebellare nei disturbi psichiatrici può costituire un importante progresso verso l'individuazione di nuove strategie terapeutiche che abbiano come target proprio il cervelletto come struttura di modulazione di network corticali, noti per aver un alterato funzionamento nelle psicopatologie.