Studio finalizzato alla comprensione dei meccanismi che regolano il movimento dei sali all'interno delle murature

Anno
2017
Proponente -
Struttura
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Francesca Buiarelli Componenti il gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Giovanni Visco professore a contratto Dip.to Scienze Ambientali, Universita' La Sapienza di Roma Altro personale Sapienza o esterni
Rita Reale dottoranda Dip.to Scienze della Terra, Universita' La Sapienza di Roma Altro personale Sapienza o esterni
Abstract

La presenza di sali solubili costituisce il principale fattore di degrado per i materiali lapidei sia naturali che artificiali e, di conseguenza, per strutture murarie sia antiche che moderne. Il danno deriva da cicli di solubilizzazione-cristallizzazione dei sali che, nella fase di cristallizzazione provocano una pressione all'interno della rete porosa dei materiali. E' quindi ovvio che il danno sia direttamente proporzionale all'ampiezza e frequenza di tali cicli che, a loro volta, dipendono da gradienti di concentrazione salina. L'acqua, in quanto loro solvente, e' il veicolo di accesso e uscita dei sali; inoltre ne regola la concentrazione determinando in tal modo cicli su detti. In pratica le variazioni termoigrometriche innescano quindi i processi di degrado delle murature. L'entita' del danno e' anche legata alla natura chimico-petrografica del materiale ed in particolare, per quanto su detto, alla sua porosita'; per tale motivo uno studio mirato a preservare lo stato conservativo di una struttura muraria non puo' essere generalizzato ed in effetti per quanto riguarda il rischio legato alla presenza di sali esistono solo 2 Norme, una tedesca ed una austriaca ed una linea guida francese. Uno studio gia' avviato nel laboratorio della proponente mira a capire i meccanismi di accesso e fuoriuscita dei sali solubili da murature nonche' a proporre un metodo ottimale di desalinizzazione. Altro obiettivo della ricerca e' quello di valutare il ben noto effetto dell'acqua sullo sviluppo e crescita di biodeteriogeni che a loro volta costituiscono agenti degradanti sia mediante meccanismi chimici che fisici. Infine sara' valutato l'effetto legato alla presenza di inquinanti aerodispersi all'interno di murature, in quanto con eccezione di quelli acidi, non e' molto studiato.

ERC
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