Quasi nulla si conosce delle dinamiche paleovegetazionali e di popolamento umano nei sistemi costieri naturali delle regioni del Medio Adriatico. Il progetto CAMBIUM si propone di colmare queste lacune di conoscenza attraverso studi integrati di palinologia, paleobotanica e archeologia in due aree costiere localizzate rispettivamente alla base del Monte Conero e nel Lago di Lesina. In particolare, quest'ultimo sito ha le potenzialità di definire gli effetti dell'attività solare sul ciclo idrologico nel Mare Adriatico.
Le aree costiere sono ambienti particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici, ambientali e antropici, e quindi sono aree privilegiate per lo studio delle dinamiche ambientali del passato e per la comprensione di quelle in atto. Nel corso delle ultime migliaia di anni, le coste del Mediterraneo hanno fatto registrare chiari esempi di frammentazione, conversione e scomparsa di ecosistemi costieri, le cui cause possono essere ricondotte agli impatti cumulativi e spesso irreversibili di eventi climatici, processi geomorfologici e impatto umano. Le aree costiere del Mar Adriatico sono inoltre di particolare interesse per le relazioni culturali e le reti di scambio tra le popolazioni balcaniche e quelle peninsulari, che vedevano in questo mare un ponte piuttosto che una barriera geografica.
Le analisi palinologiche e paleobotaniche offrono la possibilità di ricostruire i cambiamenti vegetazionali e climatici di queste aree costiere e, unite ai dati archeologici che tracciano i pattern di popolamento demografico, consentono di valutare con una prospettiva millenaria l'impatto che l'uomo ha prodotto sui fragili ecosistemi costieri dell'Adriatico centrale. Ciò, oltre a fornire nuove comprensioni sull'evoluzione ambientale e culturale delle regioni mediterranee, è di grande utilità per formulare strategie ad hoc per la conservazione delle aree umide costiere esistenti e per uno sfruttamento eco-sostenibile delle loro risorse.