Evoluzione e diffusione della persistenza della lattasi in popolazioni della Tunisia meridionale
La persistenza della lattasi è un carattere geneticamente determinato che permette anche agli individui adulti di digerire adeguatamente il lattosio anche dopo lo svezzamento. Ad oggi sono state identificate quattro diverse varianti associate a questo fenotipo, la cui distribuzione risulta altamente strutturata da un punto di vista geografico. Infatti, la variante T-13910 caratterizza le popolazioni europee ed asiatiche, la variante G-13915 quelle della penisola Araba e le varianti G-13907 e C-14010 i gruppi pastorali dell'Africa orientale. Nonostante la presenza di queste varianti sia stata largamente investigata nelle aree dove esse si sono originate e sono maggiormente diffuse, poco ancora si sa riguardo al Nord Africa. Per ragioni sia geografiche che storico-demografiche l'area settentrionale del continente Africano, ed in particolare la Tunisia, rappresenta un punto di incontro tra popoli e culture di matrice Europea mediterranea, africana Sub-Sahariana e Araba. Questa sua caratteristica la rende un'area geografica di particolare interesse per meglio comprendere le dinamiche evolutive e la diffusione della persistenza della lattasi in quanto potenziale punto di incontro e interazione tra tutte e quattro le varianti. Lo scopo del presente programma di ricerca è di investigare la frequenza, distribuzione ed evoluzione delle varianti associate alla persistenza della lattasi in tre gruppi etno-linguistici della Tunisia meridionale: Berberi, Arabi e i pastori semi-nomadi R'baya che tradizionalmente, e in parte tutt'oggi, praticano la pastorizia e l'allevamento. Per le varianti trovate verranno stimati i tempi e dinamiche di introduzione e diffusione nei tre gruppi sotto esame attraverso un confronto con dati aplotipici di popolazioni dell'Africa orientale, della penisola Araba e dell'Europa meridionale. Inoltre, verrà valutata la possibile azione della selezione positiva nel determinare le frequenze osservate.