INTERAZIONE TRA BIOFILM E CHLAMYDIA TRACHOMATIS NELLE INFEZIONI GENITALI: STUDIO IN VITRO
Il microambiente cervico-vaginale nelle donne in età fertile, in condizioni fisiologiche, è popolato da una flora microbica costituita principalmente da lattobacilli. Alterazioni della flora microbica cervico-vaginale comportano il prevalere di microrganismi quali Candida albicans o Gardnerella vaginalis, che possono favorire la colonizzazione di patogeni sessualmente trasmessi come Chlamydia trachomatis.
C. trachomatis è nota quale principale causa di infezione batterica sessualmente trasmessa che dà luogo a cerviciti, uretriti e salpingiti nella donna. Le infezioni genitali da C. trachomatis, nella maggior parte delle donne, sono generalmente asintomatiche (80-90%) e, quando non diagnosticate, possono diffondere fino al tratto genitale superiore causando severe sequele, quali infertilità, gravidanza ectopica e malattia infiammatoria pelvica.
Particolarmente interessante è l¿evidenza che, in donne positive a C. trachomatis che utilizzano sistemi intrauterini, il rischio di malattia infiammatoria pelvica aumenta. D¿altra parte diversi studi hanno evidenziato che l¿utilizzo di questi sistemi intrauterini favorisce l¿instaurarsi di infezioni da C. albicans o da G. vaginalis spesso associate alla produzione di biofilm.
Il biofilm di Candida o di Gardnerella a livello dei sistemi intrauterini può, quindi, contribuire alla diffusione dell¿infezione da C. trachomatis nel tratto genitale superiore, aumentando il rischio di sequele croniche.
L¿obiettivo della nostra ricerca sarà quello di studiare l¿interazione tra C. trachomatis ed il biofilm di C. albicans o G. vaginalis. In particolare, sarà valutata, da una parte, la capacità di C. trachomatis di sopravvivere nel biofilm e, dall¿altra, di mantenere la capacità infettante, una volta intrappolata nel biofilm di Candida o di Gardnerella.