L'Unione europea sta dedicando crescente attenzione alle politiche pubbliche perseguite da alcuni Stati membri che rischiano di erodere le garanzie dello Stato di diritto.
La Commissione europea ha pubblicato lo scorso 3 aprile 2019 una Comunicazione tesa a rafforzare la "rule of law" all'interno dell'Unione europea (COM(2019) 163/final). Una Commissione di esperti (la cosiddetta Venice Commission) nominata dalla Commissione europea ha elaborato una griglia articolata di criteri che riguardano l'indipendenza della magistratura, le garanzie dei cittadini nei rapporti con gli apparati pubblici, le misure anticorruzione, ecc.
Il principio della rule of law sta assumendo dunque una dimensione sovranazionale. La ricerca si propone di ricostruire, anche in chiave comparativa, i fondamenti teorici del principio e la sua applicazione concreta nei vari ordinamenti europei. In particolare, dovranno essere ricostruiti e analizzati i numerosi documenti europei elaborati negli ultimi anni. Una particolare attenzione verrà prestata agli sviluppi negli Stati membri tenendo conto degli standard minimi comuni. E dei criteri elaborati dalla Venice Commission sopra citata.
La ricerca consentirà di precisare la portata e le potenzialità della rule of law, non solo in ordinamenti caratterizzati dal rischio di gravi violazioni ai principi dello Stato di diritto, ma anche in ordinamenti giuridici - come quello italiano - caratterizzati da una più consolidata maturità sotto il profilo del rispetto delle garanzie democratiche. In secondo luogo, consentirà di definire meglio quali forme di cooperazione e di assistenza reciproca sono prospettabili e auspicabili in sede europea al fine di assicurare un monitoraggio e un supporto continuativo ai processi di riforma istituzionale in atto nei diversi ordinamenti. In terzo luogo, la ricerca consentirà di sviluppare una riflessione sui sistemi di intervento dell'Unione europea in casi di effettivo pericolo di lesione della rule of law.