Due tendenze caratterizzano il XXI secolo: l¿accelerazione del processo di urbanizzazione e il crescente invecchiamento demografico. Il progetto della residenza urbana per anziani costituisce dunque una delle principali sfide per il prossimo futuro. Oggi vi è un maggiore interesse della politica e delle istituzioni nella promozione di nuove forme di residenza basate sull'assistenza domiciliare, come alternativa al pensionamento in strutture di vita assistita e come soluzione per ridurre costi sociali e sanitari. In questo contesto le Key Enabling Technologies rappresentano soluzioni innovative ed efficaci per favorire la vita attiva e migliorare l'indipendenza degli anziani non solo nell'ambiente domestico ma anche nel contesto cittadino. Si registra poi un¿attitudine a pensare le strutture per anziani non più isolate (socialmente e tipologicamente) dal tessuto urbano ma come nuove forme di abitazione collettiva, clusters di housing sociale ibrido e inclusivo, che favoriscano il valore della solidarietà inter-generazionale. In relazione all¿ambiente costruito, sono praticabili diversi approcci: la rigenerazione urbana innescata dalla creatività culturale e l'inclusione sociale, la transizione verso i Positive Energy Districts (PED), la riqualificazione e il riuso di edifici esistenti. Il ripensamento nella direzione dello Smart Housing - attraverso lo sviluppo di una piattaforma interattiva supportata da una gamma di prodotti e servizi Ambient Assisted Living (AAL) - aumenterebbe l'accessibilità, la flessibilità e l'ibridazione delle funzioni necessarie per esprimere il maggior livello di qualità di vita possibile. La ricerca ha l'obiettivo di elaborare un modello abitativo innovativo che integrerà nuove soluzioni progettuali e tecnologiche avanzate ICT e IoT come fattori abilitanti per i servizi personali intelligenti, al fine di garantire condizioni di salute attiva sia negli ambienti interni, che nella costruzione tout court, nel distretto e a scala urbana.