La cirrosi epatica (CE) rappresenta il processo terminale generato dall'infiammazione cronica a carico del fegato, con sovvertimento della normale architettura e funzione epatica. La CE è causa di elevata morbidità e mortalità, principalmente dovute alle sue complicanze; tra queste, la trombosi venosa portale (PVT) è una delle principali (circa il 15%). Lo sviluppo di PVT influenza negativamente il decorso della CE, causando aumento di mortalità e maggiore incidenza di complicanze correlate all'ipertensione portale (IP).
I fattori alla base dell'insorgenza di PVT sono solo parzialmente chiariti. Oltre all'IP e alla stasi venosa, altri fattori CE-specifici potrebbero essere coinvolti nello sviluppo di PVT: l'infiammazione a carico del parenchima epatico, infatti, determina iperattivazione piastrinica e disregolazione della cascata coagulatoria, con conseguente incremento dell'incidenza di PVT. Allo stato attuale, tuttavia, non sono stati individuati marcatori di infiammazione dotati della necessaria sensibilità nei confronti della PVT in pazienti affetti da CE.
Il rapporto Neutrofili/Linfociti (NLR) è un marker di infiammazione economico e facilmente disponibile; il suo valore prognostico è stato dimostrato in corso di patologie neoplastiche e cardiovascolari. Nell'ambito della CE, il NLR si associa, in studi sperimentali, ad una maggiore espressione di granulociti proinfiammatori. Tuttavia, il valore predittivo del NLR nei confronti della PVT, e la relazione fisiopatologica con la prognosi risultano tuttora sconosciuti.
Lo scopo di questo studio è la valutazione del NLR come marker di PVT al tempo 0 e prospetticamente valutare il suo ruolo come indicatore di incidenza di PVT o di mortalità in pazienti affetti da CE durante 2 anni di osservazione al fine di esplorare l'eventuale associazione tra questo indice e la severità dell'infiammazione epatica e le sue complicanze.