Infra-Red Uplink Access for indoor mobile devices
Componente | Categoria |
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Roberto Cusani | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Gaetano Scarano | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Antonio Costanzo | Tecnico Laureato | INRIA | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Ravinder Singh | Assegnista | University of Oxford | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Valeria Loscri | Ricercatore | INRIA | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Il paradigma di recente emerso nell'ambito delle comunicazioni ottiche, denominato Light-Fidelity (Li-Fi), mira all'implementazione collegamenti di comunicazione in scenari indoor per consentire la comunicazione bidirezionale attraverso segnali ottici. Ad oggi la tecnologia denominata Visible Light Communications (VLC) è stata considerata come una possibile soluzione all'accesso ad Internet per ciò che attiene al downlink, ovvero alla fruizione di contenuti multimediali da reperire sulla rete 'verso il basso'. La dimensione delle "celle" è così piccola (attocelle) che viene solitamente gestita dal cono di luce di uno o più LED.
Tuttavia, la ricerca scientifica con minore attenzione si è rivolta verso il problema dell'uplink, ovvero dell'invio di dati verso la rete (invio mail, upload file, richieste di accesso a contenuti). Sovente, sia in articoli scientifici che in demo, si utilizza un accesso di tipo radio come IEEE802.11 (wi-fi) vanificando, in qualche modo, le peculiarità dei segnali ottici giacchè questi posso essere usati in aree limitate (come ospedali, aerei) e forniscono un buon livello di sicurezza non potendo oltrepassare le pareti.
A tal proposito, in questa proposta di progetto ci si prefigge di studiare e validare una possible soluzione per l'uplink che utilizzi segnali nell'infrarosso dotando i terminali mobili (smartphone) di più LED-IR in modo tale da garantire un buon livello di omnidirezionalità e così da non richiedere un puntamento rigido e vincolato per effettuare l'accesso. In particolare si assume che i punti di accesso siano caratterizzati dalla presenza di più fotodiodi sul soffitto in modo da ricevere i segnali provenienti da diversi utenti e indicazioni. A questo proposito, si andrà ad esplorare oltre alla dimensione temporale anche quella dimensione spaziale per valutare quanti utenti possano accedere alla rete con un ragionevole livello di affidabilità e senza indurre elevati livelli di interferenza multi utente.