L'INDIFFERENZA COME MALE CURABILE La ricerca sociale come base per un modello comunicativo-educativo sui diritti umani

Anno
2019
Proponente Mihaela Gavrila - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH3_12
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Bruno Maria Mazzara Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Lucia Anna Natale Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Paolo Montesperelli Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Laura Di Nicola Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Raffaella Messinetti Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Laura Di Ferrante Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Fabio Grassi Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Roberto Faenza regista cinematografico già Professore Associato Sapienza e Presidente Cinemonitor Sapienza Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Camilla Rumi Dottore di ricerca e cultore della materia Dipartimento CoRis Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

L'ipotesi di partenza vede nei diritti umani temi particolarmente rilevanti e in divenire, tanto da essere classificati per "generazioni", in relazione alla loro insorgenza nell'agenda delle priorità internazionali (Archibugi, Beetham,1998; Bobbio,1990; Rodotà,2013; Touraine,2017). Tuttavia, essi sono spesso esclusi dai media mainstream o relegati a linguaggi e format comunicativi inaccessibili ai più. In Italia questi temi sono affrontati sporadicamente, in funzione di eventi traumatici e facilmente spettacolarizzabili (Perniola,2009; Debord,1967, Gavrila,2013). La relazione biunivoca tra i temi delle agende pubbliche e la comunicazione è stata anticipata già negli Anni '80, nel McBride Report, dove il direttore generale dell'Unesco sottolineava la chiara incidenza di quanto passa attraverso i media cosiddetti di massa sulle ampie platee e il rischio che questi vengano asserviti a interessi meschini e trasformati in nuovi strumenti di potere, "giustificando gli attentati alla dignità umana ed esasperando le ineguaglianze già esistenti tra le nazioni e all'interno di ognuna di esse" (Amadou-Mathar M'Bow,1982, p.14).
Nell'attuale contesto, a distanza di più di un trentennio e in ambiente socio-culturale, geopolitico e tecnologico profondamente mutato, viene confermato il convenzionalismo dei media e la loro incapacità di raccontare il mondo che cambia. Il progetto, si propone, in risposta a tale ipotesi, di delineare alcune conseguenze di questo nesso strategico in termini sociali, comunicativi ed educativi, tentando di mettere le basi per un nuovo "Rapporto sulle comunicazioni nel mondo", aggiornato ai tempi della transmedialità e della Rete e applicato al tema sensibile del rispetto dei Diritti umani. La nostra proposta è quella di elaborare un modello comunicativo-educativo, a partire dallo studio della normativa e della letteratura scientifica nazionale e internazionale, dall'analisi dei dati secondari e dall"indagine empirica su opinion leader e giovani.

ERC
SH3_12, SH2_4, SH5_8
Keywords:
DIRITTI UMANI, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, INCLUSIONE SOCIALE, MEDIA STUDIES, COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE

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