Questo progetto ha come obiettivo la ricostruzione filologica della storia del testo e del contesto che hanno dato vita a una celebre polemica teologica, con protagonisti il gesuita portoghese Antônio Vieira (1608-1697), predicatore reggio, missionario e teologo, _ perseguitato e condannato dall'Inquisizione e poi assolto con il breve papale di Clemente XI (1675), - e Sor Juana Inés de la Cruz (1648-1695), religiosa e letterata messicana. Essendo una donna, la sua figura di religiosa e letterata attira le attenzioni non solo per i pregiudizi e le censure di cui fu vittima, ma anche per l'analisi condotta sul Sermone del Mandato, alla base del nostro studio, in cui contesta alcune tesi teologiche di Vieira per quanto riguarda la natura dell'amore divino. In un' intreccio complicato, Sor Juana de la Cruz è costretta a rinunciare alla vita intellettuale, come punizione per il suo affronto. Ma in realtà la suora è stata coinvolta in un intrigo più grande che riguardava il prestigio della Compagnia di Gesù e il processo inquisitoriale al gesuita portoghese. Partendo da nuovi documenti trovati in Peru e Spagna e dalla ricerca che portiamo avanti da qualche tempo, possiamo completare i primi risultati pubblicati nel 2007. Vieira ha scritto cinque Sermoni del Mandato e i suoi testi erano alterati in Spagna, come lui stesso ha affermato, essendo stati pubblicati prima dell'editio princeps portoghese. Quale versione del Sermone del Mandato avrebbe letto la religiosa? Questa ricerca propone un contributo alla questione storica del periodo, discutendo il ruolo politico delle traduzioni d'epoca, e la figura dell'intellettuale donna doppiamente usata nella sua analisi di dialettica e retorica teologica, lanciando nuova luce sui documenti e i circuiti inquisitoriali, tante volte denunciati da Antonio Vieira. Il corpus che sarà frutto di analisi sarà di grande importanza per la comprensione dell'opera del grande gesuita come un corpo unico.