Periferie. Gli "ultimi posti" e i luoghi della vitalità delle città

02 Pubblicazione su volume
Cellamare C.

La ricerca sul campo, un approccio integrato e interdisciplinare, uno sguardo più attento alle storie di vita degli abitanti e alle condizioni dell’abitare nella vita quotidiana ci permettono di leggere e interpretare le periferie in un modo diverso da quello tradizionale che le considera il luogo del degrado fisico e sociale. Si tratta di realtà molto diverse tra loro che oggi costituiscono la parte preponderante della città. Sono luoghi vitali, laboratori sociali dove si sperimentano le strade più innovative e creative per affrontare i gravi problemi che le colpiscono, a cominciare dalla povertà che spesso apre la strada alle economie criminali, e rispetto ai quali le amministrazioni risultano assenti o inefficaci, misurando una progressiva distanza tra la politica e le istituzioni da una parte e i territori dall’altra. Le periferie sono i luoghi della produzione culturale e spesso della produzione di cultura politica. Sono contesti di grandi progettualità, capacità di autorganizzazione e protagonismo sociale, che bisogna sostenere e valorizzare con politiche attente alla promozione umana e il coinvolgimento diretto degli abitanti.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma