Piazza delle Pietre d'Italia. I° stralcio del Progetto architettonico per i lavori di ripristino del decoro della casa della III Armata e degli spazi adiacenti, destinati all'allestimento di spazi espositivi quali parti integranti del Memoriale diffu

10 Prodotto architettonico, di design o disegno
Carpenzano Orazio, Pallaria Tommaso, Balducci Fabio, Di Giacomo Alessandra, Marcoaldi Paolo, Garzia Fabio, Mori Danilo, Studio Azzurro, SETIN Srl

Il progetto del Memoriale della Grande Guerra “Casa della III Armata” di Fogliano Redipuglia prende avvio dalla riconfigurazione degli spazi esterni ai piedi del Colle Sant’Elia, prospiciente il grande Sacrario Militare.
A tal proposito si è deciso di dividere l’intero progetto in un primo stralcio funzionale, avente per oggetto la realizzazione di una grande area che misura l’estensione bidimensionale di una superficie quadrata di venti metri di lato.
La struttura quadrangolare è simbolo di definizione e delimitazione, recinto e codice di un ordine concettuale, figura della terra, dell’arresto, dell’istante isolato, dell’immanenza. Essa riunisce i caratteri della figura regolare con la perpendicolarità ed essendo la più semplice struttura modulare, attraverso i suoi nove nodi si può frammentare in figure simili con progressioni infinite rinvenibili nei numerosi “tributi” che a questa figura hanno dedicato molti artisti di ogni epoca e luogo. Il tappeto diviene, quindi, il naturale recapito geometrico del Sacrario e cerniera visiva dei percorsi che convogliano tutte le direzioni principali.
La sua figura quadrata restituisce dignità formale ad uno spazio dai margini indefiniti e scarsamente relazionati con il contesto.
All’interno di questo quadrato sono collocate 8047 pietre, una per ogni Comune italiano, assemblate secondo un motivo geometrico di scomposizione triangolare della forma quadrata, riferibile alle decorazioni lapidee realizzate secondo l’antica tecnica dell’opus sectile, rielaborata agli inizi del ‘900 dalla scuola del Bauhaus in opere pittoriche e di tessitoria, principalmente nel lavoro di Anni Albers.
Il pavimento è stato montato a secco su una struttura di sostegno incassata nel terreno, un sistema costituito da una serie di supporti in acciaio, opportunamente dimensionati per sostenere i carichi di progetto, sormontati da una griglia metallica sulla quale le singole pietre vengono fissate mediante ancoraggi chimici. Ogni pietra è separata dalle altre in modo da consentire all’impianto di illuminazione sottostante di lasciar filtrare la luce prigioniera tra le fughe delle pietre.
Di notte il tappeto lapideo si trasforma in un braciere, una lampada che prosegue l’illuminazione del Sacrario verso la Casa della III Armata offrendo al visitatore uno spazio segnato dal passaggio tenue delle scie luminose sulla superficie naturale della pietra.
L’inaugurazione del tappeto, avvenuta con una cerimonia solenne il 9 Novembre 2015, costituisce la prima testimonianza di una serie di opere incentrate sul restauro conservativo del Sacrario Militare di Redipuglia e sulla ridefinizione del ruolo della “Casa della III Armata” all’interno del Parco della Rimembranza.

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