La strada: da "Streets-in-the-sky" ad agente di "rigenerazione"
Per il progetto per la ricostruzione del quartiere Golden Lane a Londra Alison e Peter Smithson idearono il dispositivo delle "Streets-in-the-air". In luogo dei tradizionali ballatoi di distribuzione degli alloggi, la strada fu assunta quale dispositivo versatile ed adattabile per favorire uno stretto legame tra gli alloggi e lo spazio esterno. Le "Streets-in-the-air" esprimono una valenza urbana perché intrattengono una stretta relazione con le case e si articolano in un sistema pedonale che integra i diversi livelli e collega tra loro gli spazi giungendo ad istituire una sorta di proiezione dell'edificio verso la città riconoscendo le potenzialità, la ricchezza e l'energia espresse da spazi e luoghi in precedenza considerati insignificanti. Una sperimentazione nella quale è possibile leggere il tentativo di portare la strada a contatto con la quotidianità e la socialità ordinaria, ma ancora dentro una logica che vede il legame indissolubile tra strada ed architettura (edificio). In anni recenti è possibile rintracciare alcune linee di ricerca che assumono la strada come un campo relazionale e teatro - non certo passivo - di comportamenti, espressioni, pratiche da cui il progetto può trarre alimento.