Luigi Vietti. Attitudine creativa
L’articolo propone un riesame del pensiero e dell’opera di Vietti, con particolare attenzione alla produzione da lui maturata nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. Riprendendo alcuni dei temi affrontati in seno alla propria Ricerca di Dottorato (1989-1992), facendo leva sul confronto e sullo stretto rapporto avuto con l’architetto, prima della sua scomparsa, reinterpretando altresì opere e progetti del periodo, l’autrice pone in evidenza come, nel lavoro di Vietti, riescano a convivere, in modo spesso esemplare, l’interesse per i fondamenti dell’architettura nascente, con il legame per la tradizione, sia contestuale che disciplinare. Ciò che tiene magicamente insieme i due aspetti è la spiccata vena creativa, oltreché la capacita di osservare sempre la propria opera con realismo e disincanto.